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Milan, mese decisivo: la priorità è l’Europa

Marco Fassone all’improvviso a Milanello, la seconda volta nei 5 giorni post Milan Benevento, più che un indizio, sono la prova che il momento rossonero è quantomeno delicato. Prima il ko contro l’ultima della classe, poi il sorpasso dell’Atalanta, fino ai rumors su Mirabelli (dichiarazioni del ds comprese). Ed allora 30 minuti di confronto a Milanello all’interno dello spogliatoio di Rino Gattuso. Punti all’ordine del giorno pochi, ma quanto mai attuali e di campo: il sesto posto da centrare, la finale di Coppa Italia contro la Juve da vincere, le priorità del gruppo cinese per evitare che la stagione venga catalogata tra i fallimenti.

L’accesso o meno in Europa League, senza passare da playoff e preliminari sarà determinante sia per il giudizio della proprietà, sia per l’organizzazione e programmazione dell’estate rossonera. Che sarà divisa tra Milanello e Stati Uniti, in caso di sesto posto (o di vittoria della Coppa Italia). Che sarà più complessa (e con qualche rinuncia) in caso di spareggi per accedere all’Europa, e quindi con il Milan impegnato in gare ufficiali da fine luglio. E con il rischio, come per l’anno ancora in corso, che la benzina finisca presto. Troppo presto.

Il Milan del presente guarda solo ed esclusivamente a questo, o meglio è obbligato a farlo. Tralasciando ogni dubbio di carattere finanziario e societario, e i tanti interrogativi su chi farà più o meno parte tra qualche mese dell’assetto dirigenziale. La sensazione è che il campo stavolta sarà giudice da dentro o fuori: in ballo c’è l’Europa, sotto esame c’è un progetto. Solo dopo sarà mercato. Tra addii, clausole, priorità, e nuovi acquisti. Ma quella sarà tutta un’altra storia, probabilmente per tutto un altro Milan.

Fonte: SkySport

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