Diritti tv, la fidejussione non arriva: Mediapro vuole il canale della Lega
ROMA – Diritti tv ancora in alto mare. Mediapro ha “certificato alla Lega Serie A di avere le garanzie richieste (un miliardo più Iva, ndr) attraverso la consistenza patrimoniale della sua società madre”, e “fornirà le garanzie necessarie alla Lega quando potrà disporre” dei diritti tv, ora al centro della causa con Sky che ha ottenuto dal tribunale civile di Milano la sospensione del bando fino al 4 maggio. È quanto afferma una nota della società spagnola che “presenterebbe le garanzie in maniera immediata nel caso in cui la Lega decidesse di creare, insieme a Mediapro, un canale proprio”.
A poche ore dal termine per la presentazione delle garanzie finanziarie da 1,2 miliardi di euro, previste dal bando con cui è diventata intermediario indipendente per la vendita dei diritti tv del campionato, il Gruppo Mediapro ha quindi annunciato di aver “certificato alla Lega Calcio di Serie A di avere le garanzie richieste attraverso la consistenza patrimoniale della sua società madre, integrata dal pagamento anticipato dei diritti. Con questa certificazione, Mediapro dimostra il suo impegno a rispettare le condizioni stabilite nell’assegnazione dei diritti della Serie A per le prossime tre stagioni”, spiega la società spagnola, che da febbraio è finita al 53% nelle mani del gruppo cinese Orient Hontai Capital per quasi un miliardo di euro.
“La situazione giuridica creata pretestuosamente da Sky per difendere la sua posizione privilegiata nel mercato italiano impedisce che la Lega possa garantire a Mediapro ‘la piena ed incontrastata disponibilità dei diritti audiovisivi oggetto del pacchettò – continua la nota, con riferimento alla causa sollevata dall’emittente satellitare -. Mediapro fornirà le garanzie necessarie a la Lega quando potrà disporre di tali diritti. Nel caso in cui La Lega Serie A decidesse di creare, insieme a Mediapro, un canale proprio per la distribuzione dei diritti della massima competizione italiana, Mediapro presenterebbe le garanzie in maniera immediata, perché i diritti non sarebbero più soggetti ad alcuna risoluzione giudiziaria”, è la conclusione della nota.
Insomma, niente fidejussione come si aspettavano i club: ora la situazione si complica ancora di più. Fare il Canale creerebbe un contenzioso ulteriore, molti club sono contrari, così come Sky. Il 4 maggio il tribunale potrebbe dare ragione alla pay tv di Murdoch. Cosa può succedere? Sky punta ad un terzo bando, per avere l’esclusiva. Ma Mediapro cercherà di convincere la Lega a fare il Canale che sarebbe pronto in pochi mesi. Il rischio però di partire col campionato il 19 agosto senza tv è sempre più reale. Una grana seria per il commissario Malagò.
LA NOTA DELLA LEGA – In serata la Lega di A ha deciso di affidare il caso ai propri legali per una possibile causa contro Mediapro. “La Lega Serie A – si legge nella nota – comunica di avere ricevuto, nella tarda serata di oggi, una serie di documenti e certificazioni da parte del Gruppo Mediapro, licenziatario dei diritti audiovisivi per la trasmissione in diretta delle gare del campionato sul territorio italiano per il periodo 2018-2021, che sono attualmente al vaglio degli Organi e dei legali della Lega”.
Fonte: Repubblica.it