La festa è finita, o perlomeno deve essere rimandata, nonostante la legittima euforia per il successo conquistato domenica scorsa a Torino. È stato un risultato allo stesso tempo storico – dopo le sette batoste consecutive incassate allo Stadium e un’astinenza in casa della Juventus che durava dal 2009 – e di grande prestigio per il club azzurro, la cui immagine è uscita ingigantita da 90’ che hanno fatto il giro del mondo, grazie a una diretta tv planetaria. Ma il Napoli non può più accontentarsi di aver vinto la partita dell’anno, come capitava in passato. La crescita di società e squadra nelle ultime stagioni è stata infatti esponenziale e impone dunque a Maurizio Sarri e ai suoi giocatori di alzare ancora di più l’asticella, con il pazzesco traguardo del terzo scudetto tornato a portata di mano, a 4 giornate dalla fine. L’appetito viene mangiando e ora l’imperativo per gli azzurri è ritrovare subito la concentrazione, con la Juventus avanti di appena un punto in classifica e la concreta chance di superare i rivali proprio sul filo di lana. Non sarà facile, visto che il pallino rimane ancora nelle mani dei bianconeri. Ma il Napoli dovrà essere pronto ad approfittare con cinismo e cattiveria di un eventuale passo falso del gruppo di Allegri, che adesso si trova sotto pressione e rischia di subire il contraccolpo per la pesante sconfitta appena subita nello scontro diretto. Per Sarri c’è invece il problema inverso: sulla carta più dolce, anche se comunque da non sottovalutare. L’euforia seguita all’impresa di Torino va infatti gestita con grande saggezza, per fare in modo che la squadra rimanga ancorata bene con i piedi per terra. Alla ripresa degli allenamenti, ieri pomeriggio a Castel Volturno, i compagni hanno giustamente festeggiato Kalidou Koulibaly: l’eroe della vittoria contro la Juventus. «Ecco a voi il nostro nuovo leader…», ha scritto Tonelli su Instagram, scherzando solo fino a un certo punto. Il gigante senegalese, arrivato al quinto gol personale in campionato, sta diventando infatti un punto di riferimento prezioso per tutto il gruppo, in campo e fuori. Almeno come Reina, Albiol e Insigne, gli altri elementi più esperti e carismatici del gruppo azzurro, che vanta peraltro un palmares abbastanza scarno. In pochi sanno infatti come si vince e questo è un altro pericolo di cui bisognerà tenere conto, nella volata decisiva. Il primo a saperlo è Sarri, che proprio per questo non ha perso tempo e ha subito messo in chiaro la situazione con i suoi giocatori, durante il sereno confronto di ieri pomeriggio a Castel Volturno. «Basta feste, non abbiamo ancora fatto nulla, dobbiamo vincere le ultime quattro partite del campionato e sperare in un passo falso della Juventus», ha detto in sintesi il tecnico toscano, richiamando i suoi alla massima concentrazione. Dopo la clamorosa rimonta compiuta sui bianconeri, con 5 punti recuperati in 180’, il Napoli ha la concreta possibilità di mettere la freccia e tentare il sorpasso decisivo, sfruttando anche un calendario sulla carta abbastanza favorevole. Già il prossimo turno, con gli azzurri ospiti della Fiorentina e la squadra di Allegri impegnata contro l’Inter a San Siro, potrebbe in questo senso rivelarsi decisivo. Ma il Napoli deve fare assolutamente la sua parte, senza perdere un colpo. Per questo l’euforia è stata già bandita da Castel Volturno, dove oggi sono previste due sedute di allenamento. La volata per lo scudetto è scattata.
La Repubblica Napoli