La vendetta dell’ex Dzyuba, paga e segna a Mancini
L’epilogo
Artem Dzyuba ha pagato un penale, intorno ai 150mila euro, per rompere la clausola su quel contratto di prestito firmato da lui, Zenit e Arsenal Tula, così da poter scendere in campo contro la sua ex squadra. Risultato? Un copione già scritto dal destino: il gigante russo di 196 centimetri gioca da titolare e segna il gol – decisivo – del pari (3-3) all’88’, dopo che lo Zenit aveva ribaltato il match tra minuto 82 e 84 con la doppietta du Kuzyaev. L’esultanza, poi, è tutta da vedere, perché Dzyuba passa proprio davanti alla panchina di Mancini indicando nome e numero sulla sua schiena al suo ex allenatore. Vendetta compiuta, anche se lo stesso Mancini, nel post partita, spegne parzialmente le polemiche: “Sono felice che Artem abbia segnato, anche se il suo gol ci ha costretti al pari. Penso però abbia poco senso che un calciatore debba pagare di tasca propria per avere l’opportunità di giocare contro il suo stesso club. Il suo cartellino è ancora di proprietà dello Zenit, e tra non molti giorni tornerà qui a San Pietroburgo. Tutto questo è davvero assurdo”.
Lo Zenit di Mancini, con l’ultimo pareggio 3-3, si trova ora al quarto posto della Russian Premier League, lontano 8 punti dalla capolista Lokomotiv. L’Arsenal Tula di Dzyuba (5 gol e 3 assist in 7 partite) è invece settimo a quota 36 punti.
Fonte: Sky