Dopo la sconfitta esterna contro la Sampdoria, il Bologna pareggia 0-0 in casa del Cagliari. Si chiude così senza gol l’anticipo delle 12:30 alla Sardegna Arena, con i ragazzi di Roberto Donadoni che conquistano quindi un punto e si portano a quota 39 punti in classifica dopo 34 gare giocate. Così i rossoblù fanno un altro passo verso il loro obiettivo e verso la salvezza aritmetica, la speranza del gruppo resta quello di concludere nel modo migliore questo campionato. Al termine della sfida, lo stesso allenatore del Bologna ha commentato la prestazione e il risultato di giornata: “In diverse situazioni non siamo stati bravi e precisi a finalizzare e questo mi fa molta rabbia perché sembra quasi che concretizzare le occasioni sia un optional, invece no. Segnare deve essere il fine del nostro lavoro – ha dichiarato Donadoni – ora abbiamo ancora quattro gare, sia noi che loro, e abbiamo altro a cui pensare. Diamo fondo a tutte le energie per finire bene il campionato. Nel secondo tempo il Cagliari è venuto fuori con i lanci lunghi e il gioco ne ha risentito. Sono convinto che noi possiamo fare qualcosa in più, questo è quello che nel corso della stagione ci ha impedito di avere 4, 5 o 6 punti in più e, se si vuole fare il salto di qualità, bisogna essere più concreti, più sicuri, anche rischiando di sbagliare ma provandoci sempre”.
Presente e futuro
Sulle scelte di formazioni, poi, l’allenatore ha aggiunto: “Ho voluto far spingere più Orsolini sulla fascia: siamo riusciti a limitare il Cagliari e anche a fare arrivare poche palle a Pavoletti. È questo che volevo fare, abbiamo giocato tre partite in sette giorni, quindi prendo quanto di buono fatto mercoledì, al di là del risultato, e quello quel che di buono è stato fatto oggi. Sul gol di Sau, poi annullato, siamo stati disattenti. Mi ha fatto piacere vedere ragazzi come Crisetig che, pur giocando poco durante la stagione, hanno risposto bene all’opportunità che gli ho dato. Non siamo stati molto intraprendenti e potevamo creare qualcosa di più, ma siamo stati bravi a limitare gli attacchi del Cagliari. Il futuro, magari qui in Sardegna? A Cagliari sono stato bene e ho avuto l’affetto della gente ma i sardi hanno un allenatore all’altezza e devono pensare a salvarsi, non è il caso di pensare alla prossima stagione”, ha poi concluso Donadoni.
Fonte: SkySport