Era il 2007 e Carlo Ancelotti aveva appena consumato la propria vendetta sportiva nei confronti del Liverpool che due anni prima aveva conquistato la Champions League nell’incredibile notte di Istanbul. Fresco vincitore della finale di Atene, l’allora allenatore del Milan era stato invitato alle celebrazioni per gli 80 anni della Roma: Milan, Liverpool, Roma. Squadre che si intrecciano nel destino di Carlo, che quella sera si lasciò andare ad una profezia: “Il destino ha deciso quella partita. Ma il destino del calcio può essere grato o ingrato, la rivincità prima o poi capiterà. È capitata a me quest’anno e mi auguro possa capitare anche alla Roma”. Undici anni dopo, eccola servita. Ancelotti – intervenuto oggi nella conferenza stampa di presentazione del “Match for solidarity” – ha ribadito il concetto: “Non giocai quella finale perché ero infortunato., per quello la Roma ha perso – scherza Ancelotti – perché non giocavo io. Però ero lì e Roma-Liverpool è sempre un ricordo per me triste, così come per tutti i tifosi della Roma. Una volta a Roma ho detto che il calcio dà sempre l’opportunità di una rivincita. E questa per la Roma è la possibilità non dico di cancellare, perché quello non si cancella, m per una rivalsa. Sarù dura perché il Liverpool è in ottima forma, però la Roma ha fatto bene con il Barcellona e può sperare di arrivare in finale”.
Fonte: SkySport