Juventus, settimo scudetto vicino: un segreto chiamato Allegri
TORINO – Mezzo campionato da imbattuta, i sei punti di vantaggio sul Napoli, il settimo scudetto consecutivo sempre più vicino. Il 3-0 con cui la Juventus ha superato la Sampdoria, l’ultima in Italia a riuscire ad imporre lo stop ai bianconeri nel match di andata, ha permesso a Buffon e compagni di imprimere il proprio marchio sullo scudetto 2018, ad un passo da Torino per la settima volta consecutiva. “Vittoria importante: ora tenere dritto il manubrio e prepararsi per lo sprint finale” è stato il commento di Allegri dopo la vittoria con i doriani: tre assist di Douglas Costa hanno spaccato la partita, oltre a confermare ancora una volta il ruolo da protagonista dell’allenatore bianconero.
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ALLEGRI IL MAGO – Inutile girare intorno, criticare la qualità del gioco, aggrapparsi a scuse: Massimiliano Allegri è stato, e continua ad essere, uno dei migliori allenatori del mondo. L’ultimo episodio, andato in scena ieri pomeriggio all’Allianz Stadium, ha zittito ancora una volta i critici. Minuto 44 del primo tempo, un problema muscolare accende i riflettori su Pjanic, vertebra fondamentale del centrocampo bianconero: obbligatorio preservarlo in vista del big match del 22 aprile con il Napoli. Tutti si sarebbero aspettati l’ingresso di Sturaro, Marchisio o Bentancur, per arginare l’ottimo inizio del centrocampo doriano: la mossa a sorpresa è stata invece l’ingresso di Douglas Costa, funambolico esterno dal dribbling facile e, ad inizio stagione, dalla disciplina tattica labile. “Volevo allargare il campo” ha spiegato poi a fine partita il tecnico, ripagato con tre assist da brasiliano, il “la” per accordare la vittoria dei bianconeri e dare il via alla fuga probabilmente decisiva.
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