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Gigi Buffon, il sognatore dice addio all’Europa

Nessuno poteva immaginare una conclusione peggiore. Nessuno, né il regista dei più grandi film horror né il peggiore degli uomini. Quella piovuta addosso a Buffon è qualcosa che va oltre la maledizione. Assomiglia più a una vera e propria vendetta degli dei, forse invidiosi delle abilità del portiere e troppo egocentrici per concedergli un posto nella propria tavolata. C’è andato così vicino. Lui, che di serate memorabili in carriera ne ha vissute fin troppe. Questa però è stata diversa, questa meritava di finire negli annali, nella sua personalissima top 3. Una Juve eccellente, molto dinamica e qualche volta anche un po’ folle, motivata anche dalla Romontada giallorossa. Pronti, via e Mandzukic a siglare l’1-0. Lo stesso croato ha ribadito in rete di testa, poi il 3-0 firmato da Matuidi nella ripresa fino alla beffa finale. Sulla qualificazione della Juve, oltre a quelli di Keylor Navas, ci sono stati anche i guantoni di Buffon, sporcati in più di qualche occasione dagli avversari madridisti. Bale, Ronaldo, Asensio, Isco. Ci hanno provato in tanti, ma Gigi si è fatto trovare pronto, concentrato al massimo. La sua presenza l’ha fatta sentire anche quando il pallone era lontano da lui. Urlando, incitando, esultando, richiamando i compagni all’ordine. Tutti al comando del loro capitano, desideroso di avere a 40 anni ancora la meglio sul nefasto destino, in una serata in cui avevano dato lui e i suoi compagni spacciati prima ancora di scendere in campo. Tutto è andato secondo il migliore dei piani, poi a 30’’ dalla fine la doccia gelata. Benatia ha spinto Lucas Vazquez e l’arbitro non ha avuto dubbi nell’assegnare il calcio di rigore. Più di qualche dubbio invece l’ha avuto Buffon che si è scagliato contro il direttore di gara, l’inglese Oliver, ed evidentemente non è riuscito a limitarsi nelle proteste. Cartellino rosso per lui e Ronaldo dal dischetto a sancire un’amarissima eliminazione.

Fonte: Sky

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