Il dubbio, il figlio di Hamsik, neanche ce l’ha. Anzi. Ha provato anche a toglierlo a Sarri. La storiella é tenerissima. E da raccontare. C’era anche lui al campo per la rifinitura: Lukas, il più piccolo degli Hamsik. E a Sarri – finito l’allenamento – ha dato la sua formazione. E – sorpresa – c’era Zielinski titolare. Sì, il polacco. “Perché babbo ha mal di gola. Perció non farlo giocare mister”. In realtà, neanche più quello ha. Né la tonsillite e neppure i fastidi al flessore. Però Hamsik si è allenato di fatto una volta sola negli ultimi dieci. Poco, forse, almeno dall’inizio, per giocare quella che sarebbe la 115 partita in A di fila. Tre anni giusti. Nonché la 387esima consecutiva in campionato: e dunque il record di sempre. Come Bruscolotti, il capitano del Napoli dello scudetto. Sì, trent’anni fa ormai. Ecco perché è così tanta la voglia di dare tutto, da qui alla fine. Di dare e fare di più, tutti, da Hamsik che non molla ai tre piccoletti là davanti, da due partite a secco e sotto media coi gol. Tutto, tutti. Nei 50 giorni che valgono il sogno… la ragione unica di quei sette, ottomila, e forse anche più, tifosi in viaggio, in trasferta a Sassuolo. La prima di nove partite decisive. La prima… prima della Juventus dopo due mesi, in quell’alternanza logorante del calendario e delle pressioni. E chissà se anche della classifica. Con una vittoria, almeno per un po’, il Napoli tornerebbe primo. Primo da solo. E sarebbe bello anche se babbo, Hamsik, dovesse non giocarla.
Fonte: SkySport