Buffon: “Non sono qui per fare passerella”
Gianluigi Buffon è un punto fermo anche per Gigi Di Biagio, che l’ha voluto per tenere compatto un gruppo in transizione, dopo l’esclusione a sorpresa dai prossimi Mondiali. Il portiere ha presentato in conferenza stampa l’amichevole di domani con l’Argentina, al fianco del commissario tecnico della Nazionale Italiana. La prima domanda è sull’idea di continuare a giocare fino al 2020: “Ognuno ha una propria idea. Penso di essere stato positivo e altruista, in tante occasioni non mi è importato di raggiungere dei record personali. Ho chiarito che non avrei fatto soltanto passerella, ma che volevo essere davvero utile. Ho 40 anni, ma resto il portiere della Juventus”. A chi gli ha chiesto un commento alle parole di Fabio Capello, che ha stigmatizzato le critiche che sono state mosse al giocatore, il capitano azzurro ha risposto così: “Sono felice di ciò che ha detto, mi sembra inutile far sorgere certe polemiche dopo 25 anni di Nazionale e ho contribuito ai successi recenti. Sono convinto che però chi ha scritto certe cose si correggerà”. Nella sua conferenza, Sampaoli si è espresso con scetticismo per le possibilità di Dybala nella nazionale argentina: “Spero che Paulo l’abbia sentito bene, perché è un campione e i campioni reagiscono rendendo certe cose ulteriori stimoli”.
Intanto Buffon ritroverà da avversario Gonzalo Higuain: “Abbiamo un’ottima difesa, per fermarlo serivrà una prestazione solida da parte di tutta la squadra”. Domani ci sarà anche Lionel Messi: un’occasione per chiedere al portiere a chi appartiene la palma di miglior calciatore del mondo, se a lui o a Cristiano Ronaldo. “Sono due giocatori diversi, l’argentino è più completo e ha una tecnica che lo avvicina più a un trequartista che ad un attaccante. Ronaldo invece è diventato un bomber d’area di rigore e ha imparato a gestirsi meglio: meno virtuosismi sulla fascia, però mette la palla dentro appena gli arriva in area”. Che smetta o meno al termine della stagione, resta comunque da capire cosa farà Buffon una volta che smetterà di giocare: “La mia testa è su ciò che devo fare in campo, perché richiede molte energie. Non mi sono aperto a certi argomenti di discussione, ma se dovessi ricoprire un altro incarico deve essere per il bene del calcio”.
Fonte: SkySport