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Dalbert: “All’Inter per imparare e migliorare”

Solo 15 le presenze in stagione di Dalbert Henrique con la maglia dell’Inter, ma la volontà del brasiliano è quella di conquistare settimana dopo settimana la fiducia di Luciano Spalletti. Arrivato in estate, l’ex Nizza sta prendendo le misure del campionato italiano e potrà diventare di certo un elemento importante nel futuro nerazzurro: “Capisco l’italiano, soprattutto quello che mi chiede il mister Spalletti. Ascoltare e comprendere è più facile di parlare”, ha raccontato Dalbert in un’intervista rilasciata a Inter TV. “Sono stato sorpreso dallo stadio e dai tifosi, sono un qualcosa che mi dà un’emozione incredibile. È bello vedere tanta gente che ci motiva e che spinge la squadra in maniera positiva. Ho scelto l’Inter perché volevo migliorare difensivamente, un aspetto molto criticato all’inizio in Europa. In Brasile siamo molto offensivi, pensiamo ad attaccare e qui in Italia devo imparare anche a difendere”. Sulla Serie A: “La seguivo molto già prima, qui hanno giocato idoli brasiliani come Ronaldo o Adriano. Non pensavo fosse così complicata a livello tattico. Ero abituato ad avere più libertà a livello offensivo, qui è stata dura ma ho imparato tanto e sarà molto importante per la mia carriera”.

“Mi ispiro a Michael Jordan. All’Inter ma in pochi ci credevano”

Parlando della sfera personale, Dalbert racconta la scelta del numero 29: “È un numero simbolico per me. Con questo numero ho passato il mio periodo peggiore ma anche migliore della mia carriera. Diciamo che mi ha sempre accompagnato. Un gesto scaramantico? Di solito prima delle partite prego e chiedo protezione. E penso sempre alla mia famiglia”. Idee chiare sull’idolo sportivo, che – stranamente – non è un calciatore: “Michael Jordan, di lui ho visto e letto tutto. Mi rivedo in lui per le difficoltà che ha affrontato. Gli chiederei come fare per essere come lui”. Infine una simpatica considerazione sul cibo italiano: “Amo soprattutto la pizza, la pasta e la crostata. Sono molto goloso di dolci. Mentre non mi piacciono certe verdure come la zucca. In passato, vista la condizione economica difficile della mia famiglia, sono stato costretto anche a scaricare verdure per dare una mano. Ho lavorato e, nonostante nessuno ci credesse, oggi sono all’Inter. Ai tempi del Volta Redonda la mia famiglia non poteva accompagnarmi agli allenamenti e così andavo in bicicletta. Tutto per realizzare il mio sogno”, ha spiegato.

Fonte: SkySport

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