L’EDITORIALE – Il Napoli non gioca bene, è organizzato
Premessa, sono un “Sarriano” fin da prima che arrivasse a Napoli, tanto da chiederne con insistenza l’ingaggio attraverso PianetAzzurto pag, gruppo, sito e cartaceo. Ciò detto, va chiarita una cosa. Che significa giocar bene? Giocar bene non è un concetto assoluto, universale ed oggettivo. A Tizio può piacere il contropiede, a Sempronio il gioco all’inglese, a tanti piace il tiki taka, a me, ad esempio piace il calcio veloce, intenso e verticale (alla tedesca tanto per intenderci). Il comun denominatore deve essere il raggiungimento della vittoria. Ci piace il gioco quando si vince. Ricordo ancora delle partite orribili del Napoli contro il Lecce al San Paolo o il Cagliari in Sardegna. Ma quei gol a fil di sirena di Cavani e Lavezzi resero quegli eventi fantastici. Io credo che il Napoli più che giocare bene, abbia l’ORGANIZZAZIONE che è superiore a tutte le altre squadre. Anche alla Juve. Senza organizzazione saremmo dietro la Juve di almeno 15 punti. Questa “organizzazione” ci ha dato la capacità di essere competitivi e di resistere allo strapotere tecnico, politico e mediatico della Juve finora. L’organizzazione basta per vincere? Direi di no. Per vincere servono i campioni. Quelli che il Napoli in ogni estate da via, Cavani, Higuain….
di Vincenzo Letizia