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One-touch al 90°: Icardi e Hamsik segnano così

A 20 anni e 56 giorni (contro la Samp) il suo primo gol in A (Icardi lo segnò, con la maglia della Samp, a 19 anni e 277 giorni); dieci anni dopo, si insegue la tripla cifra. Forbice meno aperta rispetto a Icardi per quel che riguarda la ripartizione destro-sinistro (56 a 31, con altri 12 di testa/cresta) o quella casa-trasferta (55 a 44), dato che non rende così impensabile un suo ingresso nel tabellino a San Siro. Anche perché, come Icardi, la sera lo ispira: Inter e Napoli sono spesso protagoniste nei posticipi, ma 62 gol (a fronte dei 37 pomeridiani) rappresentano comunque una statistica significativa. Sette doppiette, una tripletta, una predilezione per il Bologna (a cui ha segnato 9 volte) e Curci in particolare (7) come portiere.

Chi segna al 90°?

Diversi nel ruolo, due strade che potevano anche scambiarsi (l’Inter era vicinissima al giovane Hamsik del Brescia, il Napoli voleva Icardi per sostituire Higuain), i quasi centenari Icardi e Hamsik hanno però anche punti di contatto che vanno oltre la fascia che li porterà a scambiarsi i gagliardetti (e che entrambi hanno indossato per la prima volta a 22 anni). Ancora una volta parlano i gol per loro: 71 (su 99), per entrambi, sono quelli segnati “one-touch”, con un solo tocco, dinamica tipica di un cobra d’area come Icardi, ma anche di un maestro degli inserimenti bravo a finalizzare il lavoro dell’orchestra quale è Hamsik. Ma le affinità sono anche spazio-temporali: 32 a testa le reti segnate sotto alla propria Curva, identico il minuto “preferito”: a entrambi piace colpire nel finale, con 6 reti ciascuno segnate al 90°. Questa volta dovranno decidersi: difficilmente ci sarà spazio e tempo per entrambi.

Fonte: SkySport

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