In questi casi le metafore si sprecano, quella dell’orchestra torna sempre buona. E allora riaffiorano alla memoria le grandi sinfonie del passato, ma anche esempi più recenti, con interpreti addirittura insospettabili. Solo qualche esempio, certi che ognuno poi custodisca nell’area dedicata al “bello” del proprio cervello un’azione simile, che l’ha fatto vibrare.
I triangoli infiniti del Barcellona di Guardiola
Impossibile non partire dalla scuola catalana. Il tiqui-taca geometrico di Guardiola, basato sulla creazione di tanti triangoli, è stato prima preso a modello da molti (incapaci di riprodurlo con la stessa arte) e poi addirittura demolito da chi l’ha fatto passare per un noioso strumento usato dal vanitoso Pep per specchiarsi. Fine a se stesso in molti casi, vero; ma se 37 passaggi di fila possono servire anche a segnare un gol come quello all’Almeria, perché non farli?
Fonte: SkySport