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Mou, ‘bigliettino’ a Matic: non è la prima volta

Mou e i suoi fratelli

Il bigliettino spedito a Matic nell’ultimo turno di Premier non è però l’unico caso dello stesso espediente utilizzato in Inghilterra. Anche nell’ottobre del 2016, espulso e in tribuna contro il Burnley, Mourinho riutilizza il suo vecchio metodo cartaceo. Ma non c’è solo lui tra i precedenti illustri. Basti pensare infatti a Roberto Mancini, anche lui seduto sulla panchina dell’Inter, quando nel gennaio del 2015 in una partita contro la Juventus, lascia tra le mani di Podolski un messaggio da mandare in campo. Di mano in mano: prima Kovacic, poi Medel, e infine Ranocchia, il destinatario finale. Stessa scena poi rivista anche in un Inter-Fiorentina di qualche mese dopo con Campagnaro. Passa una stagione e anche a Roma decidono di esportare il metodo. Dove? In Germania. Sul campo del Leverkusen Rudi Garcia manda in campo Dzeko anche come postino: il messaggio è per De Rossi che inizia a scrutare il foglietto. Indicazione sfortunata quella: di lì a poco i tedeschi pareggeranno la partita. Ancora più recente è invece il biglietto Spalletti-Cancelo. La stagione è quella in corso, nell’ultimo derby di Milano (ormai prossimo al suo match di ritorno). Dentro Cancelo e dentro anche il bigliettino. Nel post partita lo stesso Spalletti dirà: “Non riuscivo a comunicare con la squadra, ho dato quel biglietto di indicazioni da portare a Gagliardini, e da lì in poi ci siamo sistemati meglio in campo”.

Fonte: Sky

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