Roma-Milan: Under e Calhanoglu, destini incrociati
Purtroppo la curiosità resta al momento insoddisfatta. Perché se è evidente la complicità che s’è creata tra i due, non si invece è capito – al termine di Milan-Samp – cos’abbia mai detto Gattuso a Calhanoglu. Cose turche, e probabilmente indicibili, mentre è decisamente più semplice immaginare le parole ultimamente più ricorrenti nel rapporto tra Di francesco e il suo giovane Under numero 17: “Bravo, bravo, bravo, bravo, bravo”. E cinque volte grazie, perché tanti sono stati i gol segnati dal turco nelle ultime 4 partite.
Ultimamente è soprattutto grazie ai loro gol e ai loro assist, che il vento è cambiato, e per questo domenica sera all’Olimpico sventolerà la bandiera con la mezzaluna turca, che in fondo rimanda alla loro lettera: “C” come Cengiz e pure Calhanoglu, che appena in sette mesi di serie A (non che fosse difficilissimo) hanno già fatto meglio dei connazionali che con Milan e Roma in passato non hanno avuto molta fortuna.
Si ricordano solo i riccioli, di Ucan, che in 2 stagioni ha visto il campo solo 7 volte, e non sono state molto di più le presenze in a di Umit Davala, ex compagno al Milan proprio di Gattuso, e arrivato a San Siro con Terim, che ancora oggi, però, lo ha voluto a suo fianco come vice al Galatasaray. Dove Umit vinse una Coppa Uefa contro l’Arsenal, guarda un po’, proprio la prossima rivale europea del Milan. In panchina, anche in quella finale, sempre l’Imperatore, che poi da Ct della Turchia, con alterni risultati, ha fatto debuttare tutti questi nuovi giovani turchi: Ucan certo, e soprattutto Under e Calhanoglu. Che dopo qualche difficoltà iniziale, ora hanno ingranato la marcia giusta. Che, giustamente, è turca.
Fonte: SkySport