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Napoli-Juve, sfida scudetto a suon di record

Super attacco bianconero, ma non è il migliore di sempre

In difesa il primato in classifica è in condivisione con il Napoli di Sarri. In attacco invece, almeno fino a questo momento, i bianconeri non hanno rivali con i loro 62 centri messi a segno. Una media di 2.48 a gara, un numero impressionante, che non basta tuttavia a preoccupare la Juve del 1950-51, capace di chiudere l’annata con 103 reti all’attivo, non sufficienti a registare un record che appartiene ai 107 gol siglati in quello stesso campionato da Milan e Inter. Al 25° turno quella squadra, allenata da Jesse Carver, aveva già messo a segno 75 gol, 3 di media a partita. Quella attuale è però superiore alla prima Juve targata Conte del 2011-12, che terminò la stagione con appena 68 centri e anche della migliore, dal punto di vista realizzativo, della Juve scudettata degli ultimi sei anni, quella del 2013-14, che arrivò a 80 reti finali, per una media del 2.1 a giornata. Continuando a tenere questo livello di prestazioni in attacco, i bianconeri chiuderebbero la stagione andando a segno 94 volte.

Nel derby Allegri ha saputo trovare la via del gol nonostante l’assenza di prime punte di ruolo, dopo la febbre accusata da Mandzukic alla vigilia e l’infortunio subito da Higuain durante i primi minuti dell’incontro. Lo ha fatto giocando molto sugli inserimenti degli esterni, da Alex Sandro ad Asamoah per finire con Douglas Costa e Bernardeschi, con De Sciglio rimasto dietro a dare copertura. E proprio da un inserimento dell’ex viola è nata la rete che ha deciso l’incontro, con il terzino brasiliano pronto a finalizzare da due passi. Una mossa, quindi, che si è rivelata vincente per l’allenatore toscano, ma non gli permette di stare tranquillo. Se il problema alla caviglia del Pipita potrebbe non essere un pericolo nel lungo periodo, rischia di essere di almeno un mese l’indisponibilità di Bernardeschi. L’esterno classe ’94 è stato il fattore in più della Juve nelle ultime due partite, con un gol e un assist decisivi. I bianconeri hanno dimostrato comunque, nonostante i tanti infortuni, di avere una rosa così ampia da non accusare il colpo e garantire in campo lo stesso livello di qualità. Inoltre, contro i granata, è tornato per circa metà secondo tempo Paulo Dybala, assente dalla trasferta di Verona, e probabile arma in più anche in vista del ritorno di Champions.

Fonte: SkySport

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