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Serie A, le 8 cose da seguire della 25^ giornata

Interessanti, soprattutto, alcune soluzioni su calcio piazzato: questa da rimessa laterale ha portato al gol del vantaggio contro l’Udinese.

Non sembra abbastanza per creare pericoli con continuità alla miglior difesa d’Italia, che negli ultimi tre mesi di campionato ha subito un solo gol (da Cáceres, da fuori area, in scivolata), e infatti Mazzarri dovrebbe puntare le sue fiches sulla solidità della fase difensiva. A questo scopo sarebbe sacrificato Niang, che ha trascinato di peso il Torino fuori dal momento difficile, ma che senza palla è sempre un po’ svagato, e nei tempi di uscita sempre un po’ impreciso. Al suo posto giocherebbe Baselli, con Acquah a riempire il suo spazio a centrocampo, o addirittura Ansaldi, fin qui sperimentato in tre posizioni diverse da Mazzarri.

In campionato, la Juventus è una squadra sempre più cinica, che chiude gli spazi alle spalle della linea della palla in attesa di generare quelle due o tre occasioni pulite per vincere la partita. Mazzarri proverà a farsi ancora più cinico e a non concedere neanche queste due o tre occasioni, anche se questo significherà superare incolume duelli da epica omerica come Douglas Costa contro Molinaro. Il Torino proverà almeno a pareggiare la Juventus per intensità e compattezza, e nel momento in cui dovesse aprirsi uno spiraglio di campo, Belotti ha dimostrato di essere pronto a divorarselo.

Benevento-Crotone, ovvero un evento molto probabilmente unico per la storia della Serie A

Dal punto di vista teorico questa sfida sarebbe l’ultima chiamata per la salvezza del Benevento in Serie A: parliamo di 14 punti da recuperare alla quartultima attuale (proprio il Crotone) per una squadra che viene da 4 sconfitte consecutive. Vincere contro il Crotone sarebbe l’unica speranza per immaginare l’arrivo in un miracolo. Questo in teoria, ma lo stesso De Zerbi in settimana ha messo le cose in chiaro: «Un miracolo come quello del Crotone nello scorso anno? Ci serve una cosa di quel livello o, forse, anche superiore».

La sua squadra deve pensare di andare anche oltre quanto di assurdo fatto dal Crotone la scorsa stagione e probabilmente neanche così riuscirebbe a salvarsi. Con questi numeri forse ormai la classifica non deve più opprimere le aspirazioni di De Zerbi, il Benevento deve poter giocare per il solo gusto di farlo ragionando una partita per volta provando a fare sempre meglio quello che sa fare. Il gusto della ricerca della perfezione per un gruppo formato da giocatori e da uno staff tecnico che si stanno singolarmente giocando la carriera in Serie A. Se il Benevento è quindi ormai ragionevolmente spacciato, la squadra non ha motivo di tirare i remi in barca. Anzi questa contro il Crotone si prospetta come una partita paradossalmente molto piacevole da guardare visto il calcio delle due squadre, il modo in cui sia De Zerbi che Zenga stanno affrontando la Serie A. Entrambe le squadre a modo loro voglio giocare a calcio in modo proattivo, utilizzare i momenti con il pallone a disposizione per ordinarsi fin dall’uscita della difesa e provare con combinazioni andando in verticale tra i giocatori ad arrivare in area di rigore.

Visto il tasso tecnico e la strategia di gioco similare, chi sarà in grado di muovere meglio la palla molto probabilmente porterà a casa la partita. Benevento-Crotone è una partita che avrà poco seguito visto il bacino di tifo delle due squadre e dalla posizione in classifica di entrambe, eppure paradossalmente si prospetta come una sfida interessante dal punto di vista del gioco in campo, che pur con gli scarsi mezzi a disposizione, le due squadre proveranno a mostrare. Che poi questa è una sfida unica anche perché molto probabilmente sarà l’ultima della storia di entrambe le squadre in Serie A, avere contemporaneamente sia Crotone che Benevento vale quanto il passaggio di una cometa. Speriamo sia tanto bella da ammirare.

Come migliora il Napoli con Zielinski

Nell’intervallo di Napoli-Lazio, Sarri ha scelto di risparmiare ad Hamsik quei venti minuti in apertura di secondo tempo che abitualmente gli concede, per puntare da subito sull’ingresso di Zielinski. La mossa ha funzionato oltre ogni aspettativa, e dopo un quarto d’ora il Napoli si è ritrovato ad archiviare la partita con un doppio vantaggio che ha stordito i biancocelesti. Oltre al contributo attivo nel terzo e nel quarto gol della partita, Zielinski ha soprattutto alzato il livello di intensità, aumentando lo sforzo difensivo di tutta la squadra.

Il polacco è un giocatore diverso da Hamsik e questo conferisce ulteriore interesse alla loro staffetta. Non ha la stessa sensibilità nel primo controllo, precisione nei passaggi, capacità di orientarsi nello spazio, ma è un giocatore più dinamico, in grado di coprire in verticale vastissime porzioni di campo, con la palla e senza. Con lui in campo, il Napoli ha cambiato volto, sconfessando l’idea che la squadra di Sarri sia in grado di interpretare un solo spartito, di risalire il campo soltanto attraverso il fraseggio corto e le triangolazioni. Il secondo e il quarto gol, ad esempio, nascono da palloni strappati alla Lazio un attimo prima che i biancocelesti riuscissero a consolidare il possesso.

Fonte: SkySport

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