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Editoriale – Napoli di coppa, il mercato ha presentato il conto…

Con la sconfitta di ieri sera contro il Lipsia si mette quasi la parola fine alla stagione Europea tutt’altro che esaltante del Napoli . Il giorno dopo è tempo di  fare il punto della situazione, di tirare le somme e capire di chi sono le responsabilità di quanto accaduto. Ebbene, per far questo crediamo sia opportuno fare qualche passo indietro e ritornare alla campagna acquisti estiva. Si diceva che la squadra e l’allenatore avessero fatto un patto scudetto, e questo includeva che nessuno dei giocatori cardine si muovesse da Napoli e che la squadra fosse puntellata, così da poter affrontare in maniera dignitosa gli impegni europei che attendevano gli azzurri. Ma purtroppo alcune frasi sibilline (siamo difficilmente migliorabili) hanno da subito palesato ai più attenti quali fossero le reali intenzioni di questa società, ovvero quelle di fare poco o nulla in termini di acquisizioni. Ed infatti, a parte uno sconosciuto Ounas ed un convalescente Mario Rui, nessuna faccia nuova approda in quel di Castel Volturno, mentre la rosa viene alleggerita rapidamente di elementi come Zapata, Pavoletti e Strinic. Il campionato inizia e il Napoli fa subito capire che quel patto scudetto ha fondamenta solide, ed infatti inizia a vincerle quasi tutte, schierando quasi sempre i suoi giocatori migliori (quelli del patto scudetto). Purtroppo quando ci si affaccia agli impegni europei, e l’allenatore giustamente fa turn over per far rifiatare i titolari, ecco che si hanno i primi problemi, ed infatti il Napoli viene eliminato inesorabilmente dalla Champions e viene retrocesso a giocarsi l’Europa League. Stessa cosa succede nella gara di coppa Italia giocata contro l’Atalanta, in cui l’impiego delle riserve (ancora loro) porta gli azzurri ad uscire anche dalla coppa nazionale. E così facendo siamo arrivati a Gennaio, con un Milik ed un Ghoulam che nel frattempo si sono infortunati in modo grave, e con la consapevolezza che con un simile organico è già un’impresa giocarsi lo scudetto, figurarsi affrontare in modo egualmente dignitoso il doppio impegno. Niente paura però, c’è il mercato di Gennaio, ed una società “vigile 365 giorni l’anno” saprà facilmente reperire quei giocatori abili ed arruolabili che servono al tecnico azzurro per far rifiatare senza patemi i titolari, ed affrontare dignitosamente l’Europa League. Ma ecco che arriva la prima doccia gelata, e ad aprire il “rubinetto” è proprio il patron azzurro, che con l’ennesima frase sibillina (Acquisti? ne siamo anche in troppi) fa capire che c’è poco da stare allegri. “E’ solo una strategia, può mai essere che non compra nessuno?”si ipotizzava, sperando che il buon Giuntoli avesse già pronti gli acquisti da fare, anche grazie a quella famosa finestra che sul mercato si affaccia tutto l’anno, ed invece succede ciò che nessuno vorrebbe, ovvero che il Napoli non solo non acquista nessuno (Verdi, Politano e Younes non verrano per i motivi che tutti sapete) ma addirittura sfoltisce la rosa di 2 elementi che pure qualche presenza l’aveva accumulata, non sostituendoli colpevolmente con nessuno. Ed è a questo punto che le parole di Aurelio, preoccupato di avere una rosa troppo numerosa, riecheggiano nell’aria come una sentenza. Ed eccoci giunti ai giorni nostri, con un allenatore costretto a far di necessità virtù, a dover gioco forza centellinare le energie per far si che l’obiettivo stagionale prefissato da quel patto (quello di giocarsela fino alla fine in campionato) non resti solo un’utopia, e quindi costretto a dar spazio alle seconde linee in coppa, senza aver  l’opportunità di poter schierare una punta di ruolo, visto che l’unica in organico era squalificata ( Mertens) e per sostituirla s’è dovuto inventare l’ennesimo falso nueve (Callejon), dato che la società quelli “veri” proprio non li ha voluti acquistare, cosa singolare se si pensa che questa società vanta il ventesimo fatturato europeo (ma una sola punta in organico). No, per quanto ci riguarda Sarri non ha alcuna colpa in questa storia, ma ha solo meriti che vanno oltre l’umana immaginazione, perchè con una rosa ridotta all’osso sta facendo un campionato straordinario,  battendo tutti i record e tenendo testa ad una squadra che di vincere gli scudetti proprio non si stanca, e tutto questo nonostante “siamo difficilmente migliorabili” e ” …Ne siamo anche in troppi…”. Meditate gente, meditate!

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