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Mertens out? No problem, c’è Callejon il 9 ideale

Alla ricerca del “9”. Al San Paolo arriva il Lipsia e il Napoli non avrà (ancora) a disposizione Arek Milik, nè tantomeno Dries Mertens: la caviglia è ok, sarà out per squalifica. E se Maurizio Sarri ce l’avesse in casa, tra i titolarissimi, questo… nove. Numero 7 sulle spalle, attitudine da attaccante vero. José Maria Callejon, sangue spagnolo a tinte azzurro-Napoli. Perché un giocatore così, a Sarri, serve sempre. Anche perché gioca, sempre. Largo a destra in Serie A, “vero nueve” in Europa League.

Sempre presente

34 presenze da titolare su 34 partite giocate dal Napoli in stagione: da agosto a febbraio, il leitmotiv della stagione azzurra è rappresentato da Callejon. 2027 minuti collezionati in Serie A, secondo più utilizzato dopo Kalidou Koulibaly (2070). Il senegalese, in questa statistica, lo supera, ma l’importanza di Callejon, offensivamente, è vitale per gli azzurri. Perché lui è uno che la porta la vede come un attaccante, anche se parte largo a destra. L’ex Real è l’insostituibile del Napoli. Perché nella testa di Sarri, gli azzurri giocano con lo spagnolo più altri dieci. Questione di scelte, questione di inclinazioni: lui le vuole giocare tutte, per aiutare i suoi nell’impresa. Perché la doppietta è possibile, i trofei un obiettivo: Scudetto ed Europa League, per tornare a vincere insieme, patto d’acciaio per provare a farcela. Il gioco c’è, divertirsi e divertire, con la voglia di segnare e, perché no, sognare.

Non è questione di ruolo

La domanda sorge spontanea, lecita e dovuta: Callejon può fare il vice-Mertens? Risposta: sì, lo dimostrano i numeri, ma non solo. È la voglia di far gol per quello che per tanti è “nato sul filo del fuorigioco”. Sempre lì, sulla linea difensiva avversaria: essere centravanti non è (solo) una questione di ruolo. È ricerca dello spazio, del centimetro utile a battere tutti pur di arrivare in porta. Perché è sempre una questione di centimetri: lo dice Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”, lo applica José Callejon nel Napoli che sogna lo Scudetto e l’Europa League. Con il Lipsia nel mirino, scalando “un centimetro alla volta”. Non è il ruolo che interpreta l’ex Real, è la grinta. E i numeri non mentono: lui gioca sempre e attacca sempre, alla ricerca dei centimetri decisivi, “quelli che sommati faranno la differenza tra la vittoria e la sconfitta”. Lui sa come si fa, a vincere. Una Liga e una Supercoppa di Spagna. E lui sa come si fa, a segnare. Anche da punta centrale, un gol al Verona in Coppa Italia nel dicembre 2015. Non c’era Higuain, c’era Mertens largo a sinistra nel 4-3-3. Due anni e qualche mese dopo, il mondo-Napoli si è capovolto: il “9” è il belga, quello di allora gioca nei rivali alla corsa Scudetto. Il nove di scorta, invece, è proprio lui Callejon. Per cui sarà la presenza numero… nove da attaccante centrale a Napoli. In una stagione in cui di gol ne ha segnati… nove. Perché non sarà una questione di ruolo, ma di numeri, anzi, di numero. Alla ricerca dei centimetri decisivi, quelli che sommati faranno la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Sognando la doppietta Scudetto-Europa League, in Coppa il vero “9” di Sarri è José Callejon.

Fonte: SkySport

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