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Diritti tv, Lega e Infront colpiti dalla tecnologia di MediaPro (che è pronta al rilancio)

ROMA – La prima assemblea della Lega Serie A sotto il commissariamento di Giovanni Malagò andrà in scena domani alle 11 senza il presidente del Coni, impegnato in Corea del Sud per le Olimpiadi invernali. Attraverso i due vice commissari, l’avvocato Paolo Nicoletti e l’ex calciatore Bernardo Corradi, Malagò invierà un messaggio di saluto ai club, riuniti per affrontare il delicato tema dei diritti tv: domani è atteso un rilancio di MediaPro ma la partita resta aperta almeno fino a metà febbraio, con la possibilità di un nuovo bando.

Intanto oggi Nicoletti, il dg della Lega Marco Brunelli, l’ad di Infront Luigi De Siervo, oltre ai responsabili di produzione e alcuni tecnici dell’advisor hanno visitato il quartier generale di MediaPro in Catalogna, osservando da vicino come l’agenzia spagnola che gestisce i diritti della Liga produce una partita, nello specifico il derby Espanyol-Barcellona. Di cui, come riportano i media spagnoli, non ha potuto trasmettere come al solito un’ampia sintesi l’emittente del governo della Catalogna, Tv3, perché non avrebbe pagato entro gennaio a MediaPro la seconda rata per estendere il contratto al 2019.

Gli standard tecnologici di primo livello hanno colpito la spedizione italiana che, secondo quanto filtra, rientra a Milano con cauto ottimismo sul rilancio di MediaPro. Gli spagnoli entro domani a mezzogiorno dovranno presentare una nuova offerta, dopo la prima da 950 milioni di euro più royalties per il pacchetto con tutti i match del campionato, respinta una settimana fa dalla Lega, che punta a un miliardo e 50 milioni.

MediaPro potrebbe avanzare due proposte economiche, valide fino al 16 febbraio: una aderente al bando, per la produzione delle singole partite del triennio 2018/21 da rivendere ai vari operatori di ogni piattaforma con gli stessi prezzi. L’altra, di sei anni per il canale tematico della Lega, rivendendo non solo le partite, ma anche altri contenuti. Se la Lega non dovesse assegnare i diritti tv a MediaPro, lanciando quindi un nuovo bando, potrebbe rimettere in corsa Sky, Mediaset e altri operatori, allungando i tempi almeno fino a marzo.

Fonte: Repubblica.it

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