Costacurta: “Il nuovo Ct? Sarà tra i nomi usciti”
La carriera di Costacurta
In campo è stato uno degli uomini d’oro del Milan degli Invincibili, ora in giacca e cravatta proverà come vicecommissario a rifondare la Figc e tutto il movimento. Alessandro ‘Billy’ Costacurta è stato uno dei giocatori più vincenti e longevi del calcio italiano: difensore classe ’66, disputò l’ultima partita da professionista a 41 anni e 25 giorni, il 19 maggio 2007, contro l’Udinese, partita in cui segnò una delle sue tre reti in Serie A. La sua carriera era stata tutta con i colori rossoneri: 20 stagioni, 663 presenze e 23 trofei vinti, compresi sette scudetti e cinque Coppe Campioni/Champions League. In Nazionale ha collezionato 59 presenze, realizzando due reti e laureandosi vice-campione del Mondo a Usa ’94 con il suo maestro Sacchi.
Nato a Jerago con Orago, in provincia di Varese, il 24 aprile 1966, è stato uno dei più forti difensori centrali del dopoguerra, e poco prima di appendere gli scarpini al chiodo aveva occupato spazi sui media anche per il suo matrimonio con miss Italia Martina Colombari. Costacurta ha vissuto da protagonista tutta l’epopea del grande Milan targato Silvio Berlusconi, che vinceva tutto in Italia ed in giro per il mondo. Cresciuto nelle giovanili del Milan, dove approdò a 13 anni, ebbe solo una parentesi a Monza nell’86-’87. Schierato in un reparto di campioni (dove aveva tolto il posto a Filippo Galli), aveva al proprio fianco ‘mostri’ del calibro di Mauro Tassotti, Franco Baresi e Paolo Maldini. Ha giocato sotto lo sguardo dei grandi tecnici rossoneri di quegli anni, durante i quali nacque e prosperò il mito degli “Invincibili”: da Arrigo Sacchi a Carlo Ancelotti ed Alberto Zaccheroni, passando per Fabio Capello, vincitore di quattro scudetti consecutivi. Maestri di tale spessore non potevano che attrarlo verso la carriera di allenatore e nella stagione 2007-2008 Costacurta divenne collaboratore tecnico del Milan, lavorando con mister Ancelotti e Tassotti, vice-allenatore. Il 3 luglio 2008 ha ottenuto il patentino professionista di prima categoria e, nell’ottobre dello stesso anno, sostituì Giuseppe Brucato alla guida del Mantova, in Serie B. Un’esperienza di breve durata, dalla quale – nel 2010 – è passato a quella di commentatore televisivo a Sky, apprezzato per sobrietà e competenza tecnica.
Fonte: SkySport