Gasp: “Giovani trascurati, stranieri no più forti”
Un problema annoso per il calcio italiano, venuto a galla ancora una volta dopo la mancata qualificazione della Nazionale ai prossimi Mondiali di Russia: lo scarso impiego dei giovani italiani nel nostro campionato. Ne ha parlato Gian Piero Gasperini, uno che con la sua Atalanta ha lanciato tanti nuovi campioni, da Conti a Gagliardini, passando per Caldara e Cristante. Intervenuto ai microfoni di ‘Radio anch’io Sport’ su Radio 1, l’allenatore nerazzurro ha analizzato il problema: “I giovani nel nostro calcio ci sono. E sono anche forti. Non sto parlando di fuoriclasse, quelli sono pochi nel mondo. Però c’è una buonissima base che a volte viene trascurata per privilegiare giocatori provenienti dall’estero, che non sono assolutamente migliori dei nostri. Si vedono spesso partite nelle quali ci sono due soli giocatori italiani in campo per squadra – ha detto Gasperini – e si finisce per avere problemi con la competitività della Nazionale. Poi ne subiamo le conseguenze”.
Europa League e Coppa Italia, pronti con entusiasmo: vogliamo crescere ancora
Spazio poi all’attualità, l’allenatore dell’Atalanta ha commentato il momento della sua squadra, ancora una volta protagonista in campionato e attesa da una serie di impegni più che affascinanti, la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus e il doppio impegno dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Borussia Dortmund. “Da un anno e mezzo, ormai, l’Atalanta viaggia a ritmi importanti – ha detto Gasperini -, ma quest’anno il campionato è davvero molto equilibrato e la lotta per un posto nella prossima Europa League diventa ancora più complicata. Adesso ci aspetta un mese con molte partite difficile, incontreremo tre volte la Juventus e due volte il Borussia Dortmund. Siamo pronti ad affrontarlo con grande sntusiamso per dare un significato ancora più importante a questa stagione. Il nostro obiettivo deve essere crescere ancora: la società ,dopo aver acquistato lo stadio, sta continuando ad invenstire sul settore giovanile, adesso tocca a noi dare qualcosa in più, anche se man mano che si sale tutto diventa più difficile. Ma io penso che questo club abbia una struttura per crescere ancora”.
Fonte: SkySport