Caressa: lasciatemi emozionare per questa Serie A
A me piace godermi il calcio. Io sono uno che è innamorato del pallone da quando è bambino e che ha avuto la grande fortuna di fare questo mestiere. Ma lo faccio di sentimento, divertendomi. Per questo adesso gli juventini sono arrabbiati perché ho urlato con il Napoli, come si erano arrabbiati quelli del Napoli quando ho urlato per la Juventus. Faccio alcuni esempi di quando ho esultato: per il gol all’ultimo minuto di Pirlo contro la Lazio quando la Juve ha vinto il campionato, per il gol di Del Piero contro l’Inter quando la Juve vinse in casa. Per l’Addio di Del Piero e quello di Totti, ma anche per la partita a Lione della Roma in Champions League. O quando sono andato in apnea per il gol di Sneijder e per quello di Shevchenko, per i derby vinti all’ultimo minuto dalla Lazio.
Io la vivo così la partita. Io e Beppe abbiamo pianto per Liverpool-Dortmund. Secondo voi siamo tifosi del Liverpool? Nel calcio succedono delle cose che danno delle emozioni forti. La mia maniera di vivere il calcio è emozionale. Lo so che è rischioso, perchè è ovvio che il tifoso del Napoli si arrabbia se urli per la Juventus e viceversa. Un domani, mi piacerebbe non far arrabbiare nessuno perché le emozioni non dipendono dal tifo. Noi facciamo questo di mestiere, ma quando ti piace così tanto il pallone e lo fai da tanto tempo, è giusto lasciare andare un po’ le emozioni. Bisogna essere “educationally correct”, ossia educati e bisogna soprattutto capire che il calcio è bello perché ci sono delle emozioni e che, se sono positive per uno, naturalmente saranno negative per il tifoso avversario.
Però sono emozioni belle, sono quelle che ci tengono giovani, e vivi.
Fonte: SkySport