L’inizio, i gol, il calo
In rossonero Kessié c’era arrivato a inizio giugno, tra i primi colpi della nuova era. Prestito con obbligo di riscatto e cifra complessiva intorno ai 30 milioni di euro, dopo un solo anno nell’Atalanta. L’inizio era stato ottimo. In gol (anche se poi annullato) nei preliminari di Europa League contro il Craiova: una botta di destro sotto l’incrocio. Dunque in rete, su rigore, nella prima partita contro il Crotone. Un assist, per André Silva, nell’esordio europeo sull’Austria Vienna. E ancora gol, e ancora dal dischetto, contro la Spal. Con il Milan fermo a 9 vittorie nelle prime 10 partite contando tutte le competizioni. Vero, poi però è arrivato il calo: della squadra e di Kessié, soprattutto dal punto di vista fisico per l’ivoriano. Già, perché Kessié è il perfetto prototipo del calciatore che – con la forza che ha nelle gambe, e con tutta l’importanza del fisico nel suo gioco – deve stare per forza bene per rendere al meglio. Questo non è evidentemente successo nel mezzo della prima parte di stagione, con il Milan in crisi profonda e lui spesso tra i peggiori. Sempre titolare in Serie A, 21 volte su 21, ma col derby ad essere simbolico. Lui rientra negli spogliatoi coi compagni ma non ne esce per la ripresa, sostituito da Cutrone.
Fonte: SkySport