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Barella: “Voglio essere come Zola, Aru e Datome”

Giovane, forte. E con le idee chiare. Non solo su quello che vuole diventare in campo, ma anche per ciò che vuole rappresentare fuori. Essere un simbolo, come i grandi sportivi sardi. Nicolò Barella, intervistato su La Gazzetta dello Sport, confessa: “Il mio sogno è diventare un sardo importante nel mondo, proprio come Gianfranco Zola, Fabio Aru, Gigi Datome. Ad Aru ruberei la caparbietà,  a Zola tecnica e visione di gioco. A Datome… I centimetri! Scherzo, ho sempre amato il basket e ci ho pure provato. Ma alla fine ho scelto il calcio, anche se a giugno voglio andare a vedere l’NBA e il mio cane si chiama LeBron”. Fresco di rinnovo di contratto fino al 2021, il mercato non è nei suoi pensieri sebbene sia nel mirino di diverse big: “Io penso solo a giocare e a migliorare: voglio essere Barella e questa voglia la esprimo quando recupero un pallone in scivolata. Mi fa impazzire, i migliori in questo sono Nainggolan e Allan. Il mercato? Al resto ci pensa il mio procuratore Alessandro Beltrami”.

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Dai sogni fuori dal campo a quelli in campo: “Il primo gol in A fu un’emozione incredibile, anche se non fu bello. Poi ne feci uno bello al Torino e fu una liberazione: ora ne voglio uno alla Sardegna Arena, magari già contro il Milan”. Barella poi parla del rapporto con i suoi allenatori: “Ringrazio Rastelli perché mi ha fatto capire, anche a muso duro, che stavo sbagliando. Grazie a lui ho cambiato mentalità. Lopez? Un leader che ha messo il gruppo prima di tutto. Una delle vere bandiere di Cagliari. Ora vogliamo fare punti anche contro le big: giocando come contro la Juve, ma commettendo meno errori individuali”. Capitolo Nazionale, quella maglia che forse potrà farlo diventare davvero importante come i tre sardi nominati sopra: “L’Europeo U21 in casa nel 2019? Siamo una buona squadra e sogno di vincerlo. Anche se arriveranno la Francia di Mbappé e l’Inghilterra di Rashford e non sarà facile”.

Fonte: SkySport

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