Icardi, un gol per i 100. Sarebbe 6° più giovane
Il capitano di una squadra deve essere il trascinatore del gruppo. Mauro Icardi possiede questa caratteristica, un valore che fa dell’argentino il leader dell’Inter dentro e fuori dal campo. Eppure questa “centralità” di Icardi rischia di diventare dannosa per la formazione di Spalletti. Lo dicono i numeri: Icardi ha realizzato il 51.4% dei gol segnati dall’Inter in questa stagione. Paragonandolo ai bomber più prolifici dei cinque principali campionati europei (Kane 43.4%, Immobile 41.6%, Lewandowski 37.5%, Messi 32.6%, Cavani 32.2%), nessuno vanta una percentuale così alta dei gol totali segnati dalla propria squadra. Nessuno ha un’incidenza così alta sulle sorti del proprio club. Insomma, nell’Inter segna (quasi) solo Icardi. È lui il giocatore più importante tra i nerazzurri, il punto di forza assoluto con 18 gol. Ma Spalletti sa bene che questa dipendenza non deve diventare eccessiva, quasi un limite. Dopo Icardi, i giocatori più “prolifici” dell’Inter sono Perisic (7 gol), Skriniar (3) e Brozovic (3). Se si esclude l’unico gol realizzato da Eder, salta fuori un altro dato che parla chiaro: Icardi è l’unico attaccante dell’Inter ad aver segnato in questa stagione.
Fonte: SkySport