Di Claudio Donato
Pianetazzurro.it ha intervistato in esclusiva l’ex calciatore e dirigente sportivo Sandro Mazzola. L’ex bandiera dell’Inter ha parlato della corsa scudetto tra Napoli e Juve, degli ultimi movimenti di mercato del club partenopeo e delle polemiche scatenate dal rigore non assegnato al Cagliari dall’arbitro Calvarese in occasione del fallo di mano di Bernardeschi.
Mazzola, chi vede favorito tra Napoli e Juve nella corsa al titolo di campione d’Italia?
“La Juve è una squadra dura, che ha sempre avuto la caratteristica di non mollare mai. Io, dal mio punto di vista, preferisco vedere giocare il Napoli. I partenopei devono cercare di potenziare la panchina, ma è difficile andare a prendere calciatori di valore. Bisogna lavorare bene sul mercato”.
Si parla molto di Verdi e Deulofeu. Per il gioco di Sarri chi reputa più adatto?
“Verdi mi piace molto e lo vedo più adatto al gioco di Sarri. Deulofeu è di sicuro un buon calciatore, ma non so se ha la mentalità e la caratteristica per poter giocare nel nostro campionato. Io opterei per Verdi, ma Deulofeu resta un buon calciatore”
Si parla molto anche di Dolberg dell’Ajax, un classe’97 molto promettente. La stessa Inter era interessata a lui. Giuntoli sembra stia facendo seriamente.
“L’Ajax è una scuola di calcio fantastica, tira fuori sempre ragazzi favolosi. Li sa cercare e allenare. Questo ragazzo, sinceramente, lo conosco poco. Non posso dare un giudizio, ma quelli che vengono da lì sono tutti buoni”.
Mazzola, tornando al calcio giocato, ultimamente ci sono state tante polemiche sul rigore non assegnato al Cagliari per un evidente fallo di mano di Bernardeschi. Sono state fatte delle analogie con quello non assegnato al Crotone per un fallo di Mertens. Episodi tutt’altro che analoghi, è d’accordo?
“Certo. Non sono assolutamente episodi analoghi. Sono due cose diverse. L’errore ci può stare, ma non sono episodi simili”.
L’episodio di Bernardeschi è eclatante, ma ciò che ha dato fastidio è stato il rifiuto di Calvarese di non andare a vedere il Var. E’ accettabile una situazione del genere?
“Bisogna pensare che quando l’arbitro è in campo è costetto a correre e magari crede di aver visto nella maniera giusta, pertanto, c’è il rischio di perdere l’attimo giusto. E’ difficile condannarli perché il calcio è velocissimo”.
Mazzola, ma l’ausilio tecnico del Var, però, è stato introdotto per casi del genere. Non andare a rivedere un episodio così eclatante, che poteva anche cambiare le sorti della gara in questione, sa di presunzione, se vogliamo chiamarla in questo modo.
“A mio parere lui è convinto di quello che ha visto. Forse ha sbagliato a non andare a vedere l’episodio, ma si tratta di frazioni di secondo”.
Possiamo parlare di classe arbitrale scarsa?
“Non credo, direi che oggi è molto più difficile arbitrare per i ritmi elevati che ci sono. Forse bisognerebbe rivedere la preparazione degli arbitri”.
Tornando al mercato, il ds Cristiano Giuntoli si sta muovendo anche dal punto di vista delle conferme: si parla di un nuovo rinnovo per Mertens, anche per evitare che possa dire addio in estate. Sembra sia stato trovato un accordo per Allan nel prolungare il suo contratto fino al 2022, in modo da evitare un secondo caso Ghoulam. E’ questa la politica giusta per restare competitivi e vincere il tricolore?
“Sicuramente, è la politica giusta. Il Napoli sta facendo un ottimo lavoro e deve continuare a farlo”.
In conclusione, un suo parere sul Benevento: le due ultime vittorie contro Chievo e Sampdoria rilanciano le ambizioni di salvezza?
“Devo essere sincero, questa squadra a me piace da matti. Mi piace il modo di pensare, la testa, la mentalità. Si può pensare al miracolo”.
Questi ultimi arrivi di Sandro, Diabatè, forse Bongontà, la convincono?
“Penso che abbiano le caratteristiche per inserirsi molto bene e dare qualcosa. Il Benevento può giocarsela. Io faccio il tifo per loro perchè mi piace come la società gestisce le cose e soprattutto la mentalità che hanno”.