Catania, fiamme e intimidazione ai Briganti Rugby
“Uniti contro i vigliacchi”
Oltre al campo di rugby negli anni si sono sviluppate diverse attività sociali, che hanno reso possibile una parziale rinascita del quartiere. Sono nati orti sociali, un doposcuola per i bimbi, bar, laboratori di serigrafi e una biblioteca, con il nome che è un omaggio al quartiere, la “Librineria”, che dopo l’incendio della scorsa notte non c’è più. Ancora ignoti gli autori di un gesto che potrebbe essere un infame atto intimidatorio: “Non sappiamo chi possa aver compiuto questa infamia, in questo momento siamo davvero provati, sotto choc. Quel che è certo è che sarà stato qualcuno abituato a muoversi al buio, nell’ombra, per compiere gesti vigliacchi, barbari, incivili, codardi”. Ma i responsabili del progetto dopo l’iniziale choc hanno chiaramente fatto intendere con un nuovo messaggio che non sarà un incendio a fermare la voglia di riscatto della parte sana del quartiere: “Comunicazione di servizio per i nostri amici che hanno pensato di aprire le porte e incendiare : vi comunico che neppure il fuoco ci può fermare … il FUOCO è vita. Le nostre attività politiche, sociali e sportive continueranno e saranno ancora più esplosive…”
La visita di Mattarella e le reazioni della città
Il prossimo martedì era già in programma la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella agli orti sociali del quartieri, adiacenti alla zona coinvolta dall’incendio doloso. Secondo alcune fonti potrebbe non essere casuale la correlazione tra l’avvicinarsi della visita del Capo dello Stato e l’atto doloso. Il Sindaco Enzo Bianco si è impegnato affinché la struttura possa essere ricostruita al più presto: “Catania non può perdere i luoghi simbolo della rinascita di un quartiere creati da quella meravigliosa realtà che sono i Briganti. E’ un atto di una gravità inaudita, ma sappiano che questo non farà altro che raddoppiare gli sforzi delle istituzioni per ripristinare la legalità nel quartiere Librino”.
Fonte: Sky