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Allegri e le “allegrate”: maestro dei cambiamenti

Reggio Emilia, 28/10/2015

Il primo turning point, il punto di svolta della rincorsa bianconera 2015-2016: contro il Sassuolo, al Mapei Stadium il k.o. per 1-0 che allontana (quasi) definitivamente la Juventus dallo Scudetto. Arriva la sconfitta, arrivano le strigliate: Buffon, Evra, Allegri. Patto interno, si tenta la rimonta. Che nasce e si concretizza, con 15 vittorie consecutive, portando la vittoria del campionato e della Coppa Italia. Non una questione di modulo, ma di mentalità.

Firenze, 15/1/2017

La Juventus domina in Italia, Max Allegri punta all’Europa. Il 3-5-2 con cui si presenta contro la Fiorentina è la coperta di Linus dei bianconeri, battuti 2-1 dai viola. Allegri ci pensa, studia, riflette. Decisione presa, si passa al 4-2-3-1: in Italia la Juventus svolta definitivamente, in Europa trova l’assetto che può portare la Champions con Mandzukic esterno nei tre dietro a Gonzalo Higuain. Arriva lo Scudetto, arriva la Coppa Italia, poi la sconfitta a Cardiff in finale con il Real Madrid. 

Genova, 19/11/2017

Sembrerebbe essere già arrivato il momento di svolta, il turning point della stagione: il 3-2 di Genova contro la Sampdoria, la sconfitta della svolta. Senza però aver ancora trovato, a gennaio appena iniziato, il modulo definitivo. 4-2-3-1 o 4-3-2-1? Questione di uomini, di certezze, di assetto. Una breve modifica che incide sulla stagione, un cambiamento in un momento cruciale che può determinare l’andamento della stagione. Che riparte dal primato ad un punto, dagli ottavi di Champions League e dalla semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta. In attesa di… un’allegrata.

Fonte: SkySport

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