Van Dijk, ecco perché il Liverpool l’ha strapagato
L’indole all’anticipo lo espone a inevitabili errori, anche tattici. Qui a difesa schierata (e palla non completamente coperta) esce troppo lontano su Firmino, nonostante la chiusura del mediano (Davis). Libera così il corridoio per il filtrante di Coutinho, dove Salah segna il 2-0 bruciando Hoedt sul taglio.
Van Dijk è un difensore molto strutturato fisicamente (è alto 1,93 metri e gli viene attribuito un peso di 92 kg che sembra verosimile), al tempo stesso, però, non è un giocatore che affronta il proprio avversario direttamente, sia spalle alla porta che fronte alla porta, se non è praticamente certo di anticipare il pallone in modo pulito, evitando il puro scontro fisico. Raramente affonda il tackle se viene puntato in uno-contro-uno, preferisce temporeggiare, ma quando affronta un avversario girato di spalle tende a uscire anche lontano dalla linea difensiva per cercare di anticiparlo.
Il suo stile si sposa meglio con quello di una difesa più alta e aggressiva, come quella di Klopp, per l’appunto, piuttosto che con una fase difensiva posizionale. Sebbene le sue ottime doti aeree lo rendano efficace sui lanci lunghi della squadra avversaria (alimentando la pressione e tenendo alta la propria difesa) e sui cross nella propria area, le sue qualità atletiche spiccano di più in spazi più ampi. Va detto di un po’ di difficoltà nei movimenti più rapidi, specie in agilità sullo stretto e in marcatura negli spazi angusti all’interno dell’area, ma in campo aperto è dotato di una progressione eccellente che gli permette di tenere anche attaccanti brevilinei. Fa un po’ fatica a mettere in moto i primi due o tre passi, ma una volta innescata la sua corsa e presa velocità riesce a recuperare la profondità anche contro gli avversari più pericolosi in questo senso, come Salah, Agüero o Vardy.
Qui sotto lo vediamo in una situazione di questo tipo, contro una delle squadre che attacca meglio la profondità al mondo, il Manchester City di Guardiola. Van Dijk inizialmente marca Agüero, con il corpo rivolto verso di lui e la distanza ridotta al minimo.
Fonte: Sky