Il Bologna, reduce dalla vittoria esterna sul campo del Chievo Verona, chiude il 2017 allo stadio Dall’Ara contro l’Udinese. Due squadre in forma, che promettono una partita equilibrata e combattuta. L’allenatore rosoblu ha anticipato i temi della sfida nella conferenza stampa di vigilia: “Domani abbiamo l’occasione per incrementare il nostro bottino di punti, che ad oggi avrebbe potuto essere anche più cospicui. L’Udinese vorrà fare altrettanto, perché è reduce da un momento positivo e ha trovato l’amalgama giusta. Dal canto nostro, noi dobbiamo pensare a noi stessi e al nostro percorso, cercando di raccogliere più punti possibili così da distaccarci dalle squadre che seguono e mettere pressione a quante ci stanno davanti. Da qui alla fine della stagione mancano ancora cinque mesi, ma vorrei mantenere questa posizione di classifica”. Donadoni vede ancora margini di miglioramento: “Possiamo crescere in autostima, per colmare le nostre lacune. Un aspetto che mi interessa molto è quello della mentalità: dobbiamo essere aggressivi sia in casa che in trasferta”.
La valutazione di Verdi, il momento di Destro e… l’elezione di Weah
Finalmente i rossoblu possono contare sul vero Mattia Destro: “Si sta allenando bene e adesso i risultati si vedono. Ma in fondo non può fare partite diverse da quella che ha fatto a Verona, lui è quel giocatore lì e quel tipo di partita dev’essere la normalità. Dal primo contrasto che fa durante unagara si può capire il modo in cui giocherà, quindi è chiaro che i gol siano poi l’ultimo passo di un percorso che passa attraverso l’atteggiamento. Questo non vale solo per lui, ma anche per tutti i suoi compagni”. Altro giocatore sul quale Donadoni si concentra è Simone Verdi, vero crac in questa prima parte di stagione: “Vale 30 milioni? Io voglio che ne arrivi a valere 50. Una sua cessione? Le scelte dipendono dall’approccio dei calciatori: io penso che un calciatore possa crescere e trovare stimoli nella squadra in cui gioca”. In chiusura, Donadoni commenta anche l’elezione del suo ex compagno di squadra George Weah, diventato nuovo presidente della Liberia: “Sono contento per George, sono stato suo compagno di squadra e l’ho conosciuto bene. Non credevo potesse fare politica, ma ora che è diventato presidente del suo Paese sono sicuro che farà un buon lavoro”.
Fonte: SkySport