Non si può pensare a Crotone senza pensare a Rino Gaetano che nacque nella città calabrese il 29 ottobre 1950; scomparso prematuramente nell’82, ha più volte accarezzato il calcio in qualche sua canzone (Chinaglia non può passare al Frosinone…) ma il Crotone nella massima serie sarebbe stato troppo anche per una mente proiettata in avanti come la sua ed ancor di più lo sarebbe stata la conquista della salvezza.
Davide Nicola, tecnico dimessosi lo scorso 6 dicembre, promise, vista l’enormità dell’impresa, di arrivare a piedi a Torino. Il Crotone dopo un girone di ritorno miracoloso si salvò e l’allenatore dichiarò che – sia pure in bicicletta – avrebbe onorato la promessa fatta.
Nel 2016 la compagine rossoblù conquista la sua prima storica promozione in A; fondata nel 1920 ha conosciuto più bassi che alti che l’hanno portata a scomparire ed essere rifondata più volte sino a salire stabilmente in Serie B nel 2009.
Domenica 23 ottobre 2016, proprio in occasione dell’incontro con il Napoli, ha giocato per la prima volta nella stagione nel suo stadio, Ezio Scida (mediano e capitano del Crotone deceduto in un incidente d’auto nel 1946, all’età di trent’anni) con una capienza di meno di diecimila posti. La gara ha visto la vittoria del Napoli per 2-1 con le reti di Callejon e Maksimovic; azzurri sempre con la gara in pugno, anche in dieci per l’espulsione di Gabbiadini (fallo di reazione), ma il Crotone fa la sua gara, soprattutto nella ripresa, e segna all’89° con Rosi in sospetta posizione irregolare. Occasionissime per Mertens e Callejon ma anche per Tochukwu e Rohden.
Crotone e Napoli avevano già visto incrociarsi le loro strade: il primo incontro risale al 14 aprile 2002, in Serie B, Crotone –Napoli 1-2: calabresi in vantaggio con Deflorio, rimonta azzurra con Luppi e Graffiedi.
La seconda ed ultima sfida, cinque anni dopo, il 17 marzo 2007. Fecero tutto i padroni di casa: s’imposero 2-1 con le reti con Sedivec e Giampaolo dimezzando lo svantaggio con un autogol di Zamboni. Quel Napoli era guidato da Edy Reja e quella sconfitta coincise con la centesima partita del Napoli nell’era De Laurentiis.
Antonio Gagliardi