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Serie A, le migliori giocate della 18^ giornata

Questa più che una giocata di Cacciatore è una giocata del destino o, se preferite, del dio del calcio. Un dio che, però, non è esattamente come ci piace immaginarlo. Non so quanti di voi sono familiari al concetto molto poco natalizio di “funesto demiurgo”, che per lo scrittore rumeno Emile Cioran rappresentava l’idea di un creatore per niente benevolo, il solo creatore in grado di spiegare tra le altre cose la tendenza umana alla cattiveria. Per Cioran “la bontà manca di immaginazione” e non esiste ironia se si vuole essere buoni. Il dio del calcio che ha orchestrato il 22 dicembre di Fabrizio Cacciatore non può che essere un dio vendicativo e ironico, che ha punito Cacciatore per la sua esultanza senza freni, scatenata, scoordinata, sgradevole. Un dio che tiene anzitutto al senso del decoro e che attraverso il castigo di Cacciatore ha voluto darci un esempio di cosa succede se ci lasciamo andare, se ci sentiamo troppo liberi. O forse ha voluto punire Cacciatore per il suo coraggio, per aver superato le Colonne d’Ercole di un terzino normale, per aver colto il frutto proibito a quasi tutti i terzini destri: per essersi inserito in area e calciato di sinistro a giro sul secondo palo, anziché fare un passetto verso la riga di fondo e crossare per la punta, come si fa dalla notte dei tempi.

Cacciatore ha pagato carissimo la sua ambizione, scivolando appena cinque minuti dopo aver segnato il pareggio, franando faccia al suolo praticamente a partita finita e lasciando Mattia Destro da solo davanti a Mirante. Il dio del calcio ha letteralmente tolto il terreno sotto ai piedi di Cacciatore facendolo diventare l’assistman del gol con cui il Bologna, in 10 contro 11, ha vinto la partita. Ma il dettaglio più crudele e gratuito, che nonostante tutto il nostro scetticismo ci rende sospettosi che effettivamente ci possa essere un’intelligenza metafisica dietro a tutto ciò, è il gol annullato immediatamente dopo. Il Chievo batte e parte all’attacco, la palla finisce in area, c’è un tiro, una ribattuta, e la palla arriva sul piede di Cacciatore che segna. Sollievo, immediata redenzione. E invece no.

Fabrizio Cacciatore è uno dei migliori terzini della Serie A per numeri offensivi: oltre ai 2 assist già realizzati Cacciatore ha generato 21 Expected Assist (cioè nell’insieme dei suoi assist statisticamente avrebbero potuto portare a 21 gol), meglio di lui tra i terzini hanno fatto solo Kolarov (37 xA), Ghoulam (28) e Biraghi (27). Fabrizio Cacciatore non meritava una punizione del genere. Per quanto effettivamente, a guardare le azioni una dopo l’altra, faccia ridere.

Fonte: SkySport

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