Fiducia
La scorsa stagione si era conclusa con un settimo posto condiviso da 4 allenatori (Mancini, De Boer, Vecchi, Pioli, poi ancora Vecchi) con 62 punti e ben 14 sconfitte. Il momento migliore dell’Inter, con Pioli in panchina, era stato da dicembre a marzo con 11 vittorie in 13 partite (i soli ko contro Juve e Roma) arrivate dopo la pesante sconfitta 3-0 contro il Napoli. Il 7-1 all’Atalanta aveva illuso l’ambiente di poter rincorrere addirittura il terzo posto, ma poi la squadra era crollata conquistando appena 8 punti nelle ultime 10 partite stagionali. Pochi innesti mirati, forse anche meno di quelli che sarebbero realmente serviti, e l’ottimo lavoro di Spalletti hanno permesso all’Inter di ritrovare in questi mesi le convinzioni smarrite nelle ultime deludenti stagioni. La squadra ha in parte colmato il gap con le squadre che hanno dominato gli ultimi campionati, almeno negli scontri diretti. I nerazzurri hanno affrontato in trasferta Roma, Napoli e Juve conquistando 1 vittoria e 2 pareggi con un solo gol subito. L’Inter, almeno fino a tre settimane fa, ha mostrato una costante crescita mentale e di gioco, supportata dall’entusiasmo dall’ambiente che ha sempre riempito San Siro. Tutto questo lascia ben sperare nonostante la flessione del mese di dicembre. Proprio come due anni fa, quando l’Inter di Mancini perse da capolista prima di Natale contro la Lazio, concludendo poi la stagione al quarto posto, che oggi varrebbe in ogni caso la qualificazione diretta alla Champions League. Era però un’Inter diversa, che pur conquistando il miglior piazzamento delle ultime sei stagioni, vedeva piano piano perdere la convinzione nel progetto da parte dell’allenatore (Mancini lascerà il club il successivo agosto) e che si apprestava al passaggio di proprietà da Erick Thohir al gruppo Suning, che si sarebbe definitivamente concretizzato nel mese di giugno. Ma questa sembra essere un’altra storia, perché i numeri parlano chiaro: l’Inter ha conquistato 40 punti in 18 partite con 34 gol fatti e 14 subiti, ha effettuato 229 tiri di cui 134 in porta, è prima nella classifica dei cross e dei calci d’angolo, ha il capocannoniere della Serie A (Icardi, 17 reti), e un allenatore che crede in un progetto a lungo termine portato avanti con rinnovato entusiasmo dalla proprietà cinese, che potrebbe regalare a Spalletti qualche rinforzo post natalizio nel mercato di gennaio.Le prossime puntate della stagione, a partire dal Derby di Coppa Italia di mercoledì, ci aiuteranno a capire qual è la vera Inter, e quali sono le reali ambizioni di una squadra che i propri tifosi vorrebbero finalmente rivedere in Champions a sei anni e mezzo di distanza dall’ultima volta.
Fonte: SkySport