Nel periodo natalizio, uno dei temi principali tra i tifosi azzurri e non solo, è un bilancio dell’anno solare che volge al termine con tutte le proiezioni per la seconda metà della stagione in corso. Naturalmente i supporters del Napoli, in questo periodo di regali, sono molto attenti alle iniziative del club azzurro in relazione ai prodotti ufficiali. Di questo e di tanto altro abbiamo parlato con Enrico Caruso, responsabile commerciale di Kappa per la Campania, coinvolto dall’azienda e dal club partenopeo sulla costruzione delle nuove collezioni maglie gara e non solo.
Sarri, in occasione di Napoli-Juventus, ha sollevato il “problema” dei colori delle maglie da gioco che, a suo dire, non rispettano la tradizione.
“Non voglio entrare nel merito della polemica dopo le parole del mister, dico semplicemente che il calcio di oggi vive e si nutre di tanti aspetti di cui non si può non tenere conto. Le strategie di marketing vengono decise su tavoli importanti per il bene del club e di chi per il club lavora. Il merchandising è fondamentale per la divulgazione del brand Napoli e del brand KAPPA a livello globale oltre ad essere importante dal punto di vista dei flussi economici. Poi possiamo ragionare sugli aspetti estetici, ma se posso, ti faccio un esempio…”.
Certo, devi…
“Alcuni anni fa, sui social ma anche in tv e sui giornali, si fece tanta ironia, oltre ad una pesante polemica, sulla contestata maglia ‘camouflage’ del Napoli, realizzata da un’altra azienda. Ricordi? Eppure, ad oggi, per quelli che sono i dati in mio possesso è la maglia più venduta degli ultimi vent’anni. Cosa dire, complimenti a loro. Non è automatico pensare che un fuorviante dibattito social che contiene presunte avversioni verso qualcosa, si tramuti necessariamente in un insuccesso o il contrario. E ho imparato a mie spese tutto ciò”.
De Laurentiis tempo fa evidenziò che al Napoli, a proposito di fatturati, manca una consistente fetta a causa del mercato del falso o comunque di tanti “prodotti non ufficiali”. Altri club europei differenziano l’offerta “official”. Si potrebbe fare anche qui?
“Si, il mercato del falso esiste ma vanno rilevati due aspetti: il primo è che Napoli città non è nè Londra, nè Manchester nè Madrid (a buon intenditore…) e poi che molto dipende dalla squadra e dal bacino di utenza. Alcuni top team europei fanno due produzioni: prodotto official e prodotto replica con materiali “meno pregiati” e soprattutto senza il logo dello sponsor tecnico il tutto licenziato comunque dal club in accordo con l’azienda di riferimento ma non credo che il Napoli voglia fare questo secondo segmento anche perché già adotta una strategia che va incontro alle esigenze dei tifosi”.
Quale?
“Ti faccio due esempi. I club che hanno i primi due brands sportivi mondiali, negli store vendono le maglie official a circa 110 euro senza le varie patch, mentre la Kappa ha la clone/replica a 39 e la official a 89, dunque molto al di sotto dei top brand. E poi, secondo esempio, noi vendiamo il completino bambino (da 1 a 14 anni) a 35 euro garantendo ai genitori prodotti di qualità ad un prezzo di elevata accessibilità rispetto a tutti i competitors di settore. Questa è una delle tante idee partite dal Napoli per contrastare il fenomeno del “falso” e che ha trovato la nostra massima condivisione e successiva attuazione”.
Alcuni ritengono che alcune tecnologie applicate all’abbigliamento degli sportivi, possano migliorare le prestazioni…
“Può darsi che in alcuni casi possa essere vero che l’abbigliamento da gara migliori le prestazioni anche se non credo che questo avvenga nel mondo del calcio; le variabili potrebbero essere quelle di alleggerire o rendere ancor più traspirante il capo ma ripeto: credo che nel mondo del calcio l’abbigliamento possa fare molto poco con gli standard raggiunti ad oggi mentre per quello che riguarda la Kombat karbon del Napoli, contrariamente a quanto ho sentito e letto, ti dico solo che cambia solo il colore e l’aspetto estetico mentre le peculiarità tecniche restano le medesime. Se vogliamo entrare nel merito tecnico bisogna menzionare la skin (la maglia official 16/17, ndr) che aveva una particolare aderenza, era appunto una seconda pelle e ai calciatori piaceva molto anche dal punto di vista della resa ed infine aspetto non da sottovalutare questa fu la prima maglia al mondo fatta interamente in Italia e costruita su un macchinario molto particolare con una velocità di produzione molto lenta rispetto aglio standards orientali proprio perchè estremamente particolari. Oggi abbiamo Kombat 2.0 che ha trovato nei calciatori del Napoli piena soddisfazione e anche ai tifosi piace visto che la indossano sempre più finalmente anche allo stadio (come si fa da sempre nel regno Unito)”.
Tanti tifosi in carne o comunque con un corpo non da calciatore, vorrebbero una linea fatta su “misura” per loro. Si può fare?
“Non è bello né giusto illudere nessuno. La cosa importante per chi ha un po’ di pancia come me, è accettarsi e sapere che una maglia magari lucida (materiali in poliestere danno lucentezza al capo), studiata per i professionisti dello sport, evidenzia fin troppo le nostre rotondità. Parliamo naturalmente del materiale da campo e a prescindere dalla linea clone. Per quanto concerne tute, felpe e materiale supporter., lì si possono soddisfare tutte le esigenze e… misure”.
Ogni anno leggiamo di possibili “novità” e cambi di rotta da parte del Napoli in relazione allo sponsor tecnico…
“Purtroppo la disinformazione è un problema serio. Ti posso dire che il contratto tra Napoli e Kappa scade nel 2020 e al momento i rapporti sono eccellenti con un dialogo costante. Tra l’altro, vi annuncio che ai primi di gennaio, diciamo tra una ventina di giorni, presenteremo ai rivenditori la collezione 2018-19: è semplicemente spettacolare, sarà uno shock per i tifosi del Napoli. La famiglia De Laurentiis collabora moltissimo anche dal punto di vista grafico e le loro idee spesso rivoluzionarie vengono sempre ponderate dal nostro ufficio stile. Ripeto, sta per arrivare una linea meravigliosa, presentando ancora una volta qualcosa di “mai visto prima nel mondo del calcio”.
Quindi, a quanto ho capito, il rapporto Napoli-Kappa è destinato a durare tanti altri anni così come con Dimaro…
“De Laurentiis ha sempre dimostrato che quando si trova bene, difficilmente cambia. Staremo a vedere, non possiamo dare nulla per scontato, ma il rapporto tra le parti è solido con reciproca soddisfazione. Pensa che quando occorre, Kappa manda responsabili prodotto in supporto al Napoli e, a proposito di Dimaro, c’è un presidio fisso per verificare il primo vero utilizzo delle nuove forniture ed eventuali aggiustamenti da fare in corsa. Questa partnership mi ha consentito di conoscere un professionista che deve essere un vanto per noi napoletani: Alessandro Formisano! In 20 anni di attività non ho mai incontrato un uomo con un pensiero cosi veloce, è l’arma in più per la crescita della SSCN, mi ha davvero colpito aldilà di quelle che possono essere le formalità della dichiarazione”.
Come mai vengono previsti tanti colori per le maglie?
“Naturalmente la maglia azzurra è quella più amata ed ha una vendita più autonoma. Il Napoli ha Lete sulle maglie, azienda che da anni supporta il club: è naturale che si possa studiare un modo per rispettare valorizzare chi è vicino alla società e, di riflesso, ai tifosi”. Gli altri colori e/o fantasie vengono disegnati e realizzati per esigenze di marketing ma anche di richieste del mercato (vedi quello che accade nella NBA).
Che tu sappia, come va il lavoro del Napoli per espandere il brand nel mercato orientale?
“Non ho notizie in tal senso, ma la Basicnet, Gruppo che controlla tra gli altri Kappa, Robe di Kappa, Superga, Jesus, Briko, K-Way, Sebago ed altri ancora è molto attiva in tutto il mondo con partnersihp estremamente proattive soprattutto in Cina e negli Usa. Personalmente non escludo possibilità di una trade union con un ponte, un link, in direzione Napoli calcio ma al momento lo ignoro, il mio è solo un auspicio in quanto l’ingresso di partner facoltosi consentirebbe di accellerare un ulteriore salto di qualità”.
Passando al calcio giocato. Sei stato di recente a Castel Volturno per lavoro. Come hai trovato i calciatori? A cosa può ambire questa squadra?
“Il Napoli ce la può fare a vincere lo scudetto, c’è armonia, unità d’intenti, un gruppo solido. Sono sempre più convinto che “Il famoso patto tra i giocatori” c’è e sia vivo e vegeto. Quando sono allo stadio, in occasione dei gol o nei momenti di minor tensione guardo soprattutto i giocatori lontani dal pallone oppure l’esultanza del gruppo per capire l’aria che tira…. ed ho ottime sensazioni. Credo che solo la Juventus (io non la chiamo juve perchè troppo confidenziale) sia la squadra da battere. Higuain è in forma smagliante e non smagliata, ha ritrovato la via del gol e la leadership del team. Speriamo che dal mercato possano arrivare per il Napoli le risposte alle esigenze della squadra. Anche se poi, conoscendo il maestro Sarri, non è facile immaginare che un nuovo acquisto possa giocare subito. Speriamo che Milik e Ghoulam possano tornare quanto prima. Non posso salutarti senza il classico FORZA NAPOLI SEMPRE”.
Luca Cirillo – AreaNapoli.it