E se il suo futuro fosse in MLS?
Veniamo così a quella che potrebbe essere la prima vera incrinatura nella narrazione di Barco. Perché secondo diverse fonti in Argentina, a inizio dicembre l’Independiente aveva accettato un’offerta dall’Atlanta United da 12 milioni di dollari più bonus. La voce è rimbalzata in lungo e in largo al punto che sembrava ormai cosa fatta, ma dopo la prestazione nella finale di ritorno sembra il club argentino abbia deciso di giocare al rialzo – come già aveva fatto ai tempi della cessione di Aguero all’Atletico nel 2005 – chiedendo una cifra più vicina ai venti milioni.
In ogni caso, il futuro di Barco sembrerebbe essere destinato proprio agli Stati Uniti, come ha fatto intuire anche il suo allenatore Ariel Holan dopo la finale di ritorno: “Un giocatore con una personalità del genere a 18 anni dovrebbe giocare in Europa, ma spesso questi ragazzi vengono da famiglie umili e per questo hanno ansia di risolvere il loro futuro economico il prima possibile”.
Ma la scelta di Barco, al di là delle ragioni economiche di fondo, potrebbe non essere del tutto errata. Quella della Georgia è una franchigia ambiziosa al suo secondo anno di vita, con un gioco molto offensivo e un allenatore, il Tata Martino, che è anche un maestro di calcio, di quelli capaci di migliorare un ragazzo con le doti di Barco. Inoltre, nella rosa dei rossoneri, ci sono diversi sudamericani, Miguel Almiron su tutti, che potranno aiutarlo ad ambientarsi. Anche il suo gioco potrebbe beneficiare dall’incontro con le non irresistibili difese della MLS, possibilmente spingendolo a raffinare la fase realizzativa.
Certo sarebbe un peccato non vederlo in Europa e anche in caso di un periodo americano la speranza è che prima o poi Barco metta il suo talento alla prova delle migliori difese del mondo. La Major League, quindi, come tappa del suo percorso, non come destinazione. L’impressione, in realtà, è che per un talento così limpido non potrà che essere una questione di tempo.
Fonte: Sky