Dybala talento numero uno: ma la risposta non arriva
Per ammissione di tutti, Dybala è il grande talento della Juventus e del nostro campionato. Eppure, reduce da un periodo piuttosto difficile, fatica a dare risposta sul campo per riprendersi il posto da titolare. C’è chi, come Alessandro Costacurta, pensa che si proprio lo spazio dal primo minuto che può dargli la giusta scossa: “Non l’avrei mai lasciato fuori a Bologna – ha detto – ma ho grande stima di Allegri e credo abbia avuto le sue ragioni. Ho l’impressione che Dybala abbia bisogno di essere sollecitato in questa maniera, anche se con la Roma lo farei giocare”. Paolo Condò non la pensa allo stesso modo: “Non do per scontato che con la Roma giochi, come successo con l’Inter. È chiaro che Allegri non è contento della reazione che ha avuto nel momento difficile, la sta aspettando. Dybala non si discute, è il giocatore più forte del campionato. Ma deve rispondere: e al momento ancora non lo ha fatto”. Giancarlo Marocchi pone invece un problema di carattere tattico: “Per inserire Dybala bisogna anche avere coscienza di chi si deve sostituire. Due opzioni: Allegri toglie Mandzukic e replica la Juventus difensiva del San Paolo; Allegri toglie Khedira e allora deve trovare l’equilibrio con il 4-2-3-1, modulo che diventa impegnativo per la difesa, che con il 4-3-3 ha dimostrato di non prendere gol. È anche il come mettere Dybala in campo che in certi casi diventa difficile”.
Dybala non è come Messi
Dopo la sfida con il Bologna, Allegri ha parlato di “troppe responsabilità” sulle spalle di Dybala e di “paragoni sbagliati che gli hanno fatto male”. Uno di questi, negli ultimi messi, lo ha certo avvicinato alla figura di Lionel Messi, fenomeno del Barcellona. Tra i due, però, c’è ancora una grande differenza. Si prenda per esempio in esame l’azione di cui Dybala è stato protagonista nel finale di gara al Dall’Ara: splendida sponda di Higuain, la Joya si invola verso la porta e, invece di restituire l’assist al centravanti argentino, prova un tiro in porta, poi ben parato da Mirante. Una situazione di gioco che Esteban Cambiasso analizza così: “Non si può paragonare la tranquillità mentale e tecnica di Messi con quella di Dybala, soprattutto in una giornata come questa. Dybala è entrato solo alla fine della partita e in 10’ ha voluto far vedere che c’era: l’ultima azione è la conseguenza di questa sua voglia di fare gol”.
Fonte: SkySport