Lampo di Falco al Curi, Perugia-Ascoli 1-0
PERUGIA-ASCOLI 1-0
90′ Falco
Serata molto fredda al “Curi”, dove si chiude la diciassettesima giornata di Serie B: di fronte il Perugia e l’Ascoli. Due squadre che non hanno certamente brillato in questa prima parte di stagione: entrambe hanno cambiato allenatore e per i bianconeri questo è senza dubbio il momento più difficile, visto il digiuno da vittorie che dura da cinque partite e quello da gol che prosegue da tre. Il Perugia, terzo miglior attacco della Serie B ma anch’esso relegato nella parte meno nobile della classifica, è reduce dal pareggio nel derby contro la Ternana. Nei primi 10’ non accade molto e la prima azione degna di nota è, di fatto, una non-azione: l’arbitro infatti ferma il gioco per un minuto scarso intorno all’11’, a causa del lancio di tre fumogeni provenienti dalla curva perugina verso l’area occupata da Rosati. Ripreso il gioco, è l’Ascoli a giocare meglio, con baricentro alto e una buona densità nella linea mediana che impedisce al Perugia di creare pericoli a Lanni. Non arrivano occasioni particolarmente importante nemmeno per gli ospiti, che però ci provano da fuori con Cinaglia al 13’ e con Bianchi al 20’: il suo tiro dal limite dell’area, al termine di una bella azione manovrata, finisce alto sopra la traversa. La reazione del Perugia è tutta in una conclusione di Bandinelli bloccata da Lanni al 22’, ma è ancora l’Ascoli a creare un’insidia ai padroni di casa: questa volta il tiro è del difensore rumeno Mogos, uno dei migliori. Intorno alla mezz’ora il Perugia si sveglia: Bonaiuto semina il panico con un coast to coast, ma a pochi passi da Lanni non riesce a concludere, probabilmente per la stanchezza e la poca lucidità dovute allo scatto; poi è il nordcoreano Han a provarci da fuori. Al 38’ torna a farsi vedere l’Ascoli, con un tiro di Lores Varela bloccato a terra da Rosati.
Nel secondo tempo il copione non si cambia molto: l’Ascoli si mantiene la squadra vivace vista all’opera nella prima parte di gara, il Perugia ci prova ma senza molta convinzione e con poco ordine. La prima palla gol della ripresa è per gli ospiti: minuto 53, ma si tratta più che altro di un’occasione potenziale, sventata da un grande intervento difensivo di Bonaiuto su Cinaglia dopo un interessantissimo cross messo dentro dal solito Mogos. Sul calcio d’angolo seguente, Santini ci prova di tacco alla Roberto Mancini, ma l’esito non è altrettanto felice. Al 55’ sussulto del Perugia: una conclusione da dentro l’area di Di Carmine sfiora il palo, ma l’attaccante era stato segnalato in fuorigioco. Cinque minuti dopo è l’Ascoli ad andare vicino al gol del vantaggio: Cinaglia, sull’ennesimo cross di Mogos, aggancia un pallone in area ma colpisce male da distanza ravvicinata e Rosati blocca facilmente. Si entra in una fase in cui il gioco è molto spezzettato: le occasioni importanti latitano e le poche chance create sono per lo più frutto di giocate estemporanee e individuali, come accade al 65’ con Colombatto, il cui sinistro è respinto d’istinto col piede da Lanni. La partita scivola via verso i minuti finali e il primo 0-0 dei grifoni in campionato sembra ormai inevitabile, sebbene il Perugia acquisti imprevedibilità e soluzioni con gli ingressi di Cerri e Falco. E a ulteriore riprova c’è l’occasione sprecata da Di Carmine all’89’, su un tiro da fuori di Del Prete che si trasforma in assist e che l’attaccante non riesce a convertire in rete grazie a un mezzo miracolo di Lanni, che para di puro istinto. Ma nel recupero il Curi può finalmente gioire: minuto 92’, apertura ‘da trequartista’ di Cerri che trova sulla destra Falco. Il neo entrato controlla di sinistro e fulmina Lanni con il destro. 1-0. Per Falco è il primo gol in campionato, per il Perugia tre punti che permettono un bel balzo in classifica. L’Ascoli resta ultimo: il digiuno continua.
Fonte: SkySport