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Gilardino: “Ancelotti uomo giusto per l’Italia”

C’era una volta la regola dei 12 anni. Quelli magici, in cui l’Italia andava sempre in finale. Dalla sconfitta contro il Brasile del ’70 al trionfo nel 2006, passando per l’altra vittoria nel 1982 e la delusione del 1994 negli Stati Uniti. E nel prossimo Mondiale sarebbero scoccati proprio 12 anni dalla finale di Berlino, in cui era presente anche Alberto Gilardino. Soltanto che l’Italia, in finale, certamente non ci sarà non essendosi qualificata per il torneo in Russia. “C’è da ripartire, speriamo con presupposti ben precisi – ha dichiarato l’attaccante dello Spezia e campione del mondo nel 2006 all’inaugurazione del ristorante “Osteria del calcio” di cui è proprietario con Luciano Spalletti e Dario Dainelli, – Ci sarà da rifondare un po’ tutto, spero possa tornare a essere l’Italia che è stata. E’ un grande dispiacere, soprattutto per Buffon e per De Rossi, con cui ho condiviso grandissime gioie in 10 anni di nazionale, posso immaginare il loro dispiacere nel lasciare in questo modo. Credo che sia fondamentale un progetto serio, delle sicurezze a livello dirigenziale, gente che ha giocato a calcio, che sa di calcio, che ha vissuto calcio per tantissimi anni”. 

Fonte: SkySport

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