Italia, Capello: “Non qualificarsi un dramma”
Italia-Svezia vale quanto una finale. E Fabio Capello, durante la sua carriera da allenatore, ha affrontato tante partite di questo tipo. Dal Milan al Real Madrid, ma anche durante gli anni della Nazionale inglese o di quella russa. Insomma, conosce l’atteggiamento giusto che, in questi casi, potrebbe davvero fare la differenza. “Sembra quasi che l’Italia non sia abituata a un impegno agonistico aggressivo” – ha dichiarato l’allenatore dello Jiangsu Suning a QS – “Gli svedesi sono sempre stati così, li abbiamo portati in Italia per la loro forza fisica ma Liedholm e compagni hanno mostrato anche grandi capacità tecniche. I nostri ragazzi mi hanno stupito. Noi siamo famosi per la difesa, ma prima devi sapere chi hai di fronte, studiarlo. Se ti organizzi puoi anche fermare Ramos e Cristiano Ronaldo, non soccombere per i tiri piazzati”. E ha aggiunto: “Il problema è che noi troviamo sempre delle scusanti quando andiamo in crisi. Se tutto il movimento, anche il settore giovanile, non produce bisogna correre ai ripari. Noi invece importiamo giovani dall’estero…”.
Nel caso in cui l’Italia non si qualificasse, sarebbe una sconfitta per tutti: “Un dramma, mi dispiacerebbe molto. Non ricordo Belfast 1958 (quando l’Italia è stata sconfitta dall’Irlanda del Nord nella fase finale dei Mondiali), avevo dodici anni. Posso dire che ho seguito le ultime vicende della Nazionale, alzandomi alle tre di notte per vedere le partite”. Capello sembra aver individuato l’uomo giusto per questa Nazionale: “Io al posto di Ventura? Con le Nazionali ho già dato, Ancelotti ha l’età giusta, ha una grande esperienza, gli manca una panchina così”.
Fonte: SkySport