La Repubblica si sbilancia: “Fiducia Insigne, si decide stamattina”
È l’unico rappresentante dell’italianità che fa sempre la differenza nel Napoli. Ha sventolato il tricolore consecutivamente per 51 partite, da titolare con la maglia azzurra. Lorenzo Insigne non intende ammainare la bandiera neanche contro l’Inter. Le idee sono chiare: Lorenzinho ha dispensato messaggi improntati all’ottimismo ieri pomeriggio, durante la rifinitura a Castel Volturno. Ha partecipato alla seduta tattica con i compagni senza forzare. Lo farà stamattina nel corso dell’ultima sgambatura. Sarri aspetta l’ok definitivo per inserirlo nell’elenco dei convocati e lanciarlo dal 1’ contro i nerazzurri che vale molto in ottica campionato. In palio c’è un primato da consolidare e una rivale da allontanare. Il menù è ricco e per questo motivo Insigne non vuole rinunciare al piatto forte del San Paolo: l’affaticamento muscolare all’adduttore destro, rimediato all’Etihad Stadium contro il City, gli dà meno fastidio e per questo motivo proverà il recupero in extremis. Resta lui la prima opzione di Sarri che non rinuncia mai all’attaccante di Frattamaggiore: garanzia di qualità offensiva, ma anche con una certa propensione alla fase passiva. La miscela è unica tanto che è stato schierato sempre dal primo minuto. Se non dovesse farcela, toccherebbe quasi sicuramente a Zielinski e la squadra diventerebbe completamente straniera. Il centrocampista polacco è stato provato nel tridente già in Champions, proprio dopo l’infortunio di Insigne. L’interpretazione del ruolo è diversa ma secondo Sarri è comunque affidabile. Altrimenti c’è Adam Ounas, schierato a sinistra negli allenamenti degli ultimi giorni. Il talento franco-algerino sta migliorando l’inserimento nello scacchiere di Sarri e reclama spazio. Resta pure una valida alternativa in corso d’opera, l’unica per cambiare la partita. Le sue caratteristiche – è veloce e salta l’uomo – sono in grado di mettere in difficoltà le difese avversarie. Non resta che aspettare, dunque. Un italiano, un polacco e un francese (che però gioca nella nazionale algerina): in palio c’è un posto nel tridente offensivo. Insigne non ha voglia di cederlo, la bandiera è già pronta.
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