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Ottavio Bianchi e il Napoli, tra passato e presente: “Ora sa come vincere, è forse la miglior squadra. Scudetto? Doveroso crederci”


In vetta alla classifica, in solitaria, per almeno due settimane, cullando quel sogno Scudetto che manca dal 1990: vola sempre più in alto il Napoli di Maurizio Sarri, tentando di giocarsi fino in fondo le proprie carte per tornare a vincere e sovvertire ogni pronostico. Un po’ come nel 1987, anno del primo tricolore azzurro, il cui artefice in panchina fu Ottavio Bianchi: intervenuto a Sky Sport 24, l’allenatore che ha guidato il Napoli dal 1985 al 1989 ha parlato così del bel momento vissuto dal suo ex club, e di un obiettivo quantomai possibile. “E’ doveroso crederci: forse il Napoli è la migliore squadra, non cedendo nessuno si è rafforzata, mentre le altre squadre si sono indebolite pur rafforzandosi, cambiando tanto e troppo. La Juventus, la squadra leader, ha problemi anche anagrafici: una squadra di quell’importanza non può farsi rimontare ieri, pur con una grande prestazione dell’Atalanta, da 0-2. Questi sono segnali estremamente significativi: il Napoli quest’anno riesce a recuperare partite compromesse, ciò che magari non accadeva gli anni scorsi. E’ difficile fare riferimento agli anni passati, il Napoli però adesso è pronto a vincere perchè il lavoro è pronto da molto tempo: hanno respirato aria d’alta classifica già da Mazzarri, Benitez e dall’anno scorso. Prima di arrivare a Napoli da allenatore, l’anno prima il Napoli di Maradona giocava per non retrocedere, l’anno dopo siamo arrivati invece 3°”.L’entusiasmo: arma a doppio taglio o pura positività? “L’ambiente è favorevole, tutti corrono per la stessa strada: squadre non abituate a vincere come il Napoli devono avere tutto a favore, la società e l’organizzazione sono solide, c’è una buona squadra, un buon allenatore, il pubbico che non delude mai e una stampa favorevole. Faccio un esempio (prosegue): quando siamo arrivati terzi, nell’anno dello scudetto e della coppa italia la prima partita che abbiamo disputato è stata persa su un calcio di rigore sbagliato, e c’erano già discussioni sui cambiamenti dell’allenatore. Ciò non accade, l’anno scorso pur giocando un bellissimo calcio il Napoli non ha vinto nulla ma ha avuto continuità. Questi sono segnali positivi in un ambiente particolare come a Napoli. L’entusiasmo basta saperlo gestire, ai tempi era difficile. Qui mi sembra che il Napoli ora sia anche abituato a perdere, l’entusiasmo in questo momento mi sembra estremamente positivo: le squadre abituate a vincere alzano il braccio alla fine, quelle non abituate gioiscono anche solo dopo una tappa. Non mi sembra però che il Napoli ora sia questo, ma che con le esperienze precedenti sia maturo per vincere”. 

Sky

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