Il “vecchio nuovo” Radja Nainggolan. Tornato con Di Francesco al suo ruolo originario, la mezzala, il Ninja risponde a chi afferma che il cambio di posizione rispetto all’ultima stagione con Spalletti sia motivo di insofferenza; rilancia la sfida-scudetto e svela i motivi che lo hanno fatto restare a Roma, nonostante le tante offerte ricevute in estate. E lo fa a modo suo, diretto e sincero, tramite le pagine de “Il Romanista”.
“La posizione? Non mi cambia niente”
“Ho sempre fatto la mezzala. E sabato ho segnato, quindi non è vietato far gol anche in questo ruolo, no? Scherzi a parte, l’ho vissuto come qualcosa di naturale. Avevo già avuto occasioni nelle partite precedenti”. Eppure, per alcuni, Radja rimpiange i tempi da trequartista con Spalletti: “Lo dicono da fuori, ma non sanno niente. Dieci metri più avanti o più indietro non mi cambiano nulla, gioco ovunque. Chiaro, quella dell’anno scorso è stata la mia stagione migliore. Ma la mezzala l’ho sempre fatta, devo solo abituarmi nuovamente al ruolo. Spaletti mi aveva inventato trequartista ed è stata un’intuizione perfetta, così come lo è anche la mia vecchia posizione in mezzo al campo. Tutto il resto non conta”. E forse, in estate, Radja avrebbe potuto seguire proprio Spalletti all’Inter: “Un grande allenatore, con lui mi sono trovato bene. Ma la mia scelta è fatta”.
“Qui ho tutto”
Una scelta chiara e netta, quella di restare a Roma. Con un obiettivo ben preciso: “Fare meglio dell’anno scorso, chiaro. Se sono rimasto è perché voglio vincere con questa maglia e in questa città. Quando accadrà sarà un’emozione indescrivibile, speriamo di poter festeggiare presto qualcosa. Roma è la Capitale, non può non vincere per così tanto tempo e presto sono certo che accadrà”. Del resto, lo ha detto anche al compagno Ferreira Carrasco: “Mi ha chiesto perché fossi rimasto qui. Perché ho tutto, gli ho risposto. Ho avuto offerte importanti, ma conta la mia vita, le persone che amo: ricevo molto affetto e non c’è cosa più bella. Sono felice dove sto e non avevo nessun motivo per cambiare: più che essere un idolo, preferisco dire di sentirmi rispettato. E qui è così”.
Fonte: SkySport