Il suo unico svago è “giocare a Fifa”. L’ha detto Jessica, sua moglie. Una che c’è sempre stata, fin dal primo incontro di Pescara in un locale: “E’ stato amore a prima vista”. I due sono uniti. Love, family and playstation. L’unico svago di Ciro. Perché lui, meticoloso di natura, ambizioso come pochi, vuole sempre migliorarsi e ci riesce con successo. Dando sempre il massimo: altra doppietta domenica (contro il Genoa), sesto gol in una settimana tra la “tripla” contro il Milan e il gol al Vitesse in Europa League. “Cirù, quanti sono?”. 9 reti totali in sei partite. Decisivo. Tant’è che Inzaghi se lo coccola: “E’ fantastico”. Ma al tempo stesso sa di doverlo gestire: “Spero di fargli risparmiare una mezz’ora ogni tanto, è un generoso”. Ciro lo sa, ma corre. Quasi come fosse un centrocampista: “I dati lo confermano” dice Inzaghino, sempre più fiero dei suoi ragazzi: “Teniamo botta, sarà dura”. Immobile, intanto, si gode la Lazio e la Nazional azzurra. Momento d’oro: “E’ il periodo più bello della mia carriera”. Sperando che continui a lungo.
Decisivo e cinico
Contro il Milan ha segnato la prima tripletta con la Lazio, col Genoa si è ripetuto con due gol. Lui, Ciro. Ciruzzo. L’uomo social, il personaggio, il marito, il padre, il Fifa-addicted, quello che stava per andare all’Inter: “Non erano del tutto convinti – raccontò Danilo Pagni – e alla fine lo prese la Juventus”. Pescara, Torino, il Mondiale e le avventure all’estero. Male male. I tedeschi “sono freddi”.Mentre a Siviglia “qualcosa non va”. Alla fine, dopo una lunga trattativa, va alla Lazio per circa 8 milioni. Un affarone: “L’ho voluto io, sta ripagando la mia fiducia”. Inzaghi style, uno che ci sa fare. Soprannome? Valorizzatore. Guai a toccargli i suoi ragazzi. Soprattutto Immobile. Ci pensa sempre lui, dalla Lazio alla Nazionale: sua la rete contro l’Israele, sua la doppietta in Supercoppa con la Juve, suo il gol al Chievo. Avvio da star con 9 reti. Steven Spielberg diresse “Prova a Prendermi” con Leo protagonista, Immobile segna e manda un bel messaggio a Inzaghi, che vorrebbe risparmiarlo un po’ per dargli fiato: “Prova a togliermi, adesso”. Chapeau. La solita Lazio, solito Immobile. Stakhanovista. Per il relax c’è solo la play.
Il segreto è il gruppo
Non lo dice solo Immobile: “Stiamo bene insieme, abbiamo un grande feeling. Il segreto di questa squadra è il gruppo”. Ne parlano un po’ tutti, dai più giovani a Simone Inzaghi. Perché la Lazio corre veloce anche grazie all’unione della squadra, a una visione di insieme. Prendiamo Ciro, sempre in prima linea quando si tratta di far gruppo. Un esempio? Il rapporto con Murgia: “Che fai? – gli dice su Instagram – Segni solo gol del 3-2?”. In riferimento alle reti contro Juve e Vitesse. Giù a ridere. Tant’è che contro il Genoa, finita 3-2, lo stesso Murgia si è “scusato” sui social network. Scherzi, sorrisi e risate. In casa Lazio è anche questione di gruppo.
Fonte: SkySport