Le pagelle di Fiorentina-Bologna: Chiesa top, Di Francesco non punge
FIORENTINA
SPORTIELLO 6: sul gol di Palacio non può far molto. Le sue uscite a volte sono da brividi ma alla fine va tutto bene e può dire di aver fatto il proprio dovere.
GASPAR 6,5: la vocazione offensiva è forte, quasi violenta. In coppia con Dias mette su un paio di azioni davvero non male. E comunque è più Di Francesco a doversi occupare di lui che il contrario.
PEZZELLA 7: un gol alla Passarella, con un colpo di testa in elevazione che lascia tutti senza parole. Una rete da tre punti che si aggiunge alla prima convocazione della nazionale argentina.
ASTORI 6: un errore grave che apre la strada al gol di Palacio, ma dal punto di vista della leadership e della costruzione del gioco c’è poco da dire. Assolto.
BIRAGHI 6: tecnica approssimativa e la misura che spesso va a farsi benedire. L’angolo per il secondo gol però è suo. Poco? Insomma…
BADELJ 6: lì nel mezzo è una battaglia. Lui cerca di lavorare di fino, a volte ci riesce a volte no.
VERETOUT 6: più sottotraccia rispetto ad altre prove, però alla fine può uscire dal campo a testa alta.
BENASSI 6: ogni tanto si perde tra la trequarti e la metà campo senza sapere bene cosa fare. Però ci mette sempre le gambe e la volontà. Deve crescere (1’ st. Dias 6,5: dolce leggerezza).
THEREAU 6,5: grande sacrificio. E’ l’uomo che accorcia sui mediani per offrire alternative offensive. Intelligente, molto (33’ st. Hugo sv).
CHIESA 7,5: il sano egoismo figlio dell’entusiasmo. Ma lui è di altra categoria e il suo gol lo dimostra (37’ st Eysseric sv.).
SIMEONE 6: sufficienza per lo sbattimento. Perché non c’è molto altro da segnalare.
BOLOGNA
MIRANTE 6: non può nulla sui due gol, azzarda un’uscita lunga e rischia di pagarla carissima, per il resto è affidabile.
KRAFTH 5.5: prestazione affidabile, ma purtroppo per lui è coinvolto in entrambi i gol. Sul primo non è rapidissimo sul cambio gioco a riposizionarsi su Chiesa, che peraltro elude il raddoppio di Poli ed estrae una pepita. Sul secondo Pezzella ha molta più spinta e lo surclassa.
GONZALEZ 6: tutto sommato non sprofonda, opposto spesso a Thereau. E quando imposta si lascia guardare.
HELANDER 6.5: trema solo alla fine su Simeone, ma la sua è un’altra prestazione di sostanza, accortezza ed umiltà.
MASINA 6: molto più agevole il primo tempo, contro un Benassi che non è un’ala, rispetto alla ripresa opposto a Gil Dias che lo costringe ad una fase difensiva più serrata. Nel complesso però pur patendo regge. Esce (dolorante e fra gli applausi) solo dopo un brutto colpo di Simeone (31′ st M’Baye sv: si cala in fretta nella parte).
POLI 5.5: lotta e corre, ci mette esperienza e temperamento, ma il gioco non riesce mai a sveltirlo. E pur dando a Chiesa molti meriti, si fa saltare sull’1-0 come un birillo (28′ st Petkovic 5: non la prende mai).
PULGAR 6: qualche errore, al solito un po’ vistoso, dentro una gara densa.
TAIDER 6: la prestazione in sè non è eccelsa, a ritmi troppo bassi, ma l’assist del pareggio è una bella giocata e quando nel finale Palacio coglie il palo di testa il cross è ancora suo. Ficcante, quando occorre, pur fra tante pause.
VERDI 6: non sempre efficace, ed è un limite, ma fa gioco, dribbla, alza la squadra, manda in porta Palacio nel primo tempo (che occasione), non molla sino all’ultimo. Ogni sua giocata è un potenziale pericolo anche se nel secondo tempo perde molti palloni.
PALACIO 7: peccato che non riesca centrare la porta nel primo tempo, e colga il palo nel finale, ma la prestazione è altamente positiva. Per il gol del pareggio, con un destro da fuori che è un siluro, e per la capaictà di farsi sempre trovare. Un vero punto di riferimento, forse ancor più a suo agio quando può giostrarefra le linee che non da terminale. Dà un’anima all’attacco, mica poco.
DI FRANCESCO 5.5: davanti non punge, questo è vero, ma va considerato che arretra sistematicamente a fare il terzino aggiunto (al fianco di Masina che si accentra) mostrando attenzione e disciplina. Ripartire, da lì, è complicato (35′ st Donsah sv: tenta di dare forza negli assalti finali).
Fiorentina
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Fonte: Repubblica