I tifosi dello Spartak Mosca, gemellati con quelli della Stella Rossa, hanno creato il panico a Maribor prima della sfida di Champions League contro i padroni di casa. Nel pomeriggio gli ultras si sono scontrati con la polizia, poi durante la partita hanno lanciato un razzo che ha sfiorato l’arbitro tedesco della gara
Gravi incidenti prima e dopo il match tra Maribor e Spartak Mosca valevole per il gruppo E di Champions League. La partita è terminata per 1-1 ma è stata condizionata dai comportamenti degli ultras: l’arbitro tedesco Deniz Aytekin è stato costretto a sospendere la partita al quindicesimo minuto dopo che i tifosi ospiti hanno lanciato un razzo che ha percorso oltre 50 metri nel campo prima di terminare la sua corsa a pochi centimetri dal direttore di gara. I tifosi dello Spartak erano accompagni da quelli della Stella Rossa di Belgrado – come sempre pericolosi -, legati da un gemellaggio ai supporter del club russo. Lo speaker dello stadio ha poi intimato di interrompere il lancio di oggetti ed esplosivi verso il campo pena la sospensione definitiva del match e la Uefa potrebbe aprire a breve un’indagine sull’accaduto. I tifosi russi si sono già resi protagonisti di situazioni simili in passato: nel 2015 sono stati sanzionati dalla Federazione russa per slogan razzisti e il loro comportamento violento ha fatto sospendere il match contro l’Arsenal Tula due anni fa.
Il match tra il club sloveno e quello russo è stato preceduto da duri scontri nella città di Maribor. Le frange più radicali del tifo sloveno e russo si sono scontrate nel centro della città, costringendo i cittadini a chiudersi dentro casa. La polizia è dovuta intervenire per fermare gli ultras, che hanno continuato ad utilizzare manganelli, mazze e coltelli anche contro le forze dell’ordine.
Fonte: SkySport