Tutto è pronto per l’inizio della nuova Europa League, torneo appassionante per contenuti e protagonisti da scoprire. Ben 48 le squadre partecipanti alla fase a gironi, prima tappa della competizione che porterà alla finalissima di Lione il prossimo 16 maggio. In corsa anche Milan, Lazio e Atalanta, candidate al trofeo mai conquistato da club italiani nella nuova era della competizione. Non mancano numeri e curiosità da conoscere alle porte della 1^ giornata: scopriamoli insieme per arrivare pronti al fischio d’inizio.
1) La nuova mappa
La 9^ edizione dell’Europa League, intesa come la 47^ se consideriamo la precedente Coppa UEFA, accoglie nella fase a gironi 48 squadre delle quali 32 provenienti dai turni preliminari. Sono 29 i Paesi rappresentati nel torneo, distribuzione che promette trasferte da capogiro a partire dalla prima giornata: prendete Astana-Villarreal, impegno kazako che obbliga gli spagnoli ad un viaggio aereo di 5.500 km. Impegnative anche le tratte Guimaraes-Konya (3.500 km) e Bilbao-Luhansk (3.300 km) oltre a San Sebastian-San Pietroburgo e Braga-Razgrad, entrambe stimate sui 2.900 km. Lo spostamento più agevole? Zulte Waregem e Vitesse Arnhem, inserite nel gruppo K con la Lazio, distano solo 210 km.
2) Prime volte
Trasferte continentali e battesimi assoluti nella fase a gironi della competizione considerando il formato attuale introdotto nel 2009. Esordio ufficiale per Milan e Stella Rossa tuttavia già impegnate nella prima fase di Coppa UEFA, discorso analogo anche per l’Arsenal che disputò la finale nel 2000 persa contro il Galatasaray. La mappa dell’Europa League va ampliata piuttosto con le debuttanti Atalanta e Zilina, Hoffenheim e Basaksehir, Colonia e Lugano, Östersund e Real Sociedad fino al Vitesse. Non dimentichiamo il Vardar, prima società macedone a disputare l’atto inaugurale di un grande torneo continentale.
3) A caccia del Siviglia
Dall’introduzione della nuova formula nessun club italiano ha mai conquistato il titolo, sfuggito alle nostre portacolori che accumulano 14 partecipazioni complessive nel torneo. A dominare è il Siviglia con 5 trionfi, tuttavia gli spagnoli non parteciperanno a questa edizione (quantomeno dalla fase a gironi) complice il 2° accesso di fila in Champions League. Lo scorso agosto ha divertito il confronto social con il Basaksehir, avversario nel playoff di Champions e sconfitto nel doppio confronto (2-1; 2-2). Alla vigilia del primo atto i turchi suggerirono agli andalusi di puntare al 6° successo in Europa League lasciando quindi il passo alla squadra di Istanbul. Nient’altro che una provocazione scherzosa sfruttata dal pluridecorato Siviglia: “Ne abbiamo già molte – la replica -, è meglio che voi vinciate la prima”. Ecco quindi che il gruppo C concederà la ribalta alla debuttante turca.
4) Fase a gironi da record
Prendendo in esame il format attuale della competizione e solo i giocatori presenti nell’edizione 2017/2018, ripercorriamo i numeri memorabili recentemente scritti. Aritz Aduriz, 36 anni e intramontabile bomber dell’Athletic Bilbao, ha firmato il record di 5 gol segnati in una singola partita contro il Genk nel 2016. La rete più veloce spetta invece al ceco Jan Sykora in Qarabag-Slovan Liberec, ovvero 10.69 secondi per il nuovo centrocampista dello Slavia Praga. Addirittura straripante Claudiu Keseru oggi al Ludogorets, autore di una tripletta (Steaua Bucarest-Aalborg 6-0 nel 2014) in soli 10 minuti. Per quanto riguarda i club qualificati nel torneo sarà la 7^ partecipazione alla prima fase per l’FCSB (ovvero la nuova denominazione della Steaua) e il Salisburgo, squadra quest’ultima che vanta il primato di punti complessivi (71) e gol segnati (63) nella fase a gironi. Numeri da ritoccare per la società di proprietà della Red Bull inserita nel gruppo I.
5) L’ultima coppa
Unico trofeo europeo mancante nella bacheca del Milan, l’Europa League/Coppa UEFA rappresenta un chiaro obiettivo dei rossoneri di Montella impegnati per l’ultima volta nella competizione del 2009 (fuori ai sedicesimi contro il Werder). In 9 partecipazioni il Diavolo ha raggiunto il punto più alto attraverso le semifinali del 1972 e del 2002 perse rispettivamente contro Tottenham e Borussia Dortmund. Solo Ajax, Bayern Monaco, Chelsea, Juventus e Manchester United vantano trionfi nelle tre massime competizioni UEFA considerando la Coppa delle Coppe ormai scomparsa. Gli incroci con Austria Vienna e AEK Atene evocano piuttosto finali storiche: all’Ernst Happel Stadion, conosciuto anche come Prater, il Milan festeggiò la Coppa dei Campioni nel 1990 ai danni del Benfica perdendo cinque anni più tardi contro l’Ajax. Lo Spyros Louis di Atene rappresenta invece un amuleto per i rossoneri, vittoriosi in Champions nel 1994 (4-0 al Barcellona) e nel 2007 (2-1 al Liverpool). Curiosamente in entrambe le occasioni il Milan aveva incrociato in precedenza proprio l’AEK. E Nikola Kalinic ha già disputato un epilogo di Europa League con la maglia del Dnipro.
6) Inzaghi, allenatore-bomber
Un po’ d’Italia invece tra le avversarie della Lazio: Leali difende i pali dello Zulte Waregem, Matavz e Castaignos in forza al Vitesse sono vecchie conoscenze della Serie A ma non hanno mai affrontato i biancocelesti. Proprio gli olandesi sono la squadra di Arnhem che, nell’etimologia latina, significa “casa delle aquile”. Sfida familiare quindi per Olympia, rapace e mascotte della squadra di Simone Inzaghi. L’allenatore laziale, 10 stagioni da attaccante in forza al club, rappresenta il massimo goleador (20 centri) della Lazio nelle competizioni UEFA. Indimenticabile il poker al Marsiglia nel 2000, exploit in maglia biancoceleste replicata fedelmente nella nuova collezione 2017/2018 sul modello della casacca dell’Argentina. Tra cabala e precedenti, i francesi presenti nel gruppo I sono avvisati.
7) Atalanta is back
Tornati in Europa a distanza di 26 anni, i nerazzurri di Gasperini hanno ritrovato la ribalta continentale grazie ai record scritti in Serie A nella scorsa stagione. Si tratta della quinta partecipazione dei bergamaschi alle competizioni UEFA dove svetta la clamorosa cavalcata nella Coppa delle Coppe 1987/1988. Primo avversario della Dea sarà l’Everton di Wayne Rooney, vittorioso nella scorsa Europa League con il Manchester United e sulle tracce di Radamel Falcao: El Tigre è infatti l’unico giocatore ad aver trionfato nella nuova era del torneo con due maglie diverse in due edizioni consecutive (Porto nel 2011, Atletico Madrid nel 2012). Tuttavia i Toffees non hanno mai segnato in trasferta nei 6 precedenti contro i club italiani, mentre l’Atalanta è imbattuta in casa nelle 5 sfide della ex Coppa UEFA sebbene il campo amico fosse l’Atleti Azzurri d’Italia e non il Mapei Stadium. Nerazzurri che il prossimo 28 settembre saranno di scena al Parc OL, sede della finalissima del torneo a maggio. Un gustoso antipasto per un palcoscenico ritrovato dai tempi di Stromberg, Evair e Caniggia.
8) Arsenal d’oro
Analizzando i prezzi dei giocatori partecipanti all’Europa League, stimati dal portale tedesco Transfermarkt, i gioielli dell’Arsenal dominano sia sul podio (Sanchez, Oezil e Lacazette) sia tra le 10 stelle più costose dove ne figurano ben 7. Eccellenza che coinvolge anche Bonucci (45 milioni di euro) al 4° posto e De Vrij al 9°. Nella top 11 dorata s’inseriscono piuttosto Donnarumma tra i pali e Felipe Anderson in attacco. Non è un caso che il valore complessivo delle squadre dia merito ai Gunners (513 milioni di euro) davanti al Milan (331,8) e all’Everton (321). La società dal roster meno oneroso richiama invece gli albanesi dello Skënderbeu a “soli” 6,33 milioni di euro. Calcolatrice alla mano, il club più anziano dell’Europa League è il Basaksehir (29,9 anni di media) agli antipodi con il Lione, votato alla linea verde con 23,7 anni e la palma di gruppo più giovane della competizione.
9) Premi e ricavi
L’Europa League 2017/2018 distribuisce un totale di 399,8 milioni di euro per tutte le squadre partecipanti. Ognuna delle società presenti nella fase a gironi riceverà 2,6 milioni da sommare a un premio di 360.000 euro a vittoria e 120.000 in caso di pareggio. Ulteriori bonus sono garantiti per la qualificazione ai sedicesimi: le vincitrici dei gironi incasseranno 600.000 euro, le seconde classificate 300.000. Dalla fase ad eliminazione diretta, che riconosce 500.000 euro ai club ammessi ai sedicesimi, la cifra è destinata a lievitare agli ottavi (750.000 euro) e ai quarti (1 milione di euro) fino alle semifinali (1,6 milioni). Infine la vincitrice dell’Europa League incasserà 6,5 milioni di euro contro i 3,5 della finalista perdente. Questa edizione del torneo mette in palio quindi un massimo di 15,71 milioni di euro, market pool escluso.
10) Top player
La squadra trionfante in Europa League si aggiudica il Trofeo Bertoni, 15 kg in argento su una base di marmo giallo. Disegnata e realizzata dai laboratori Bertoni di Milano per la finale del 1972, la coppa non presenta manici ed ha un prezzo stimato di 23.000 euro. A livello individuale, piuttosto, la scorsa edizione del torneo ha assegnato per la prima volta il premio di miglior giocatore destinato a Paul Pogba, preferito ai compagni Ibrahimovic e Mkhitaryan vittoriosi con il Manchester United nella finalissima di Stoccolma. Chi verrà celebrato in questa stagione? Proviamo a concentrarci sui nuovi acquisti dell’estate di mercato: magari qualcuno scommetterà su Rooney tornato nel suo Everton oppure su Bacca, già eroe del Siviglia e ora punto di forza del Villarreal. I bookmakers puntano su Arsenal e Milan dei nuovi attaccanti Lacazette e Kalinic entrambi a segno (9 e 15 reti) nella competizione. Al Marsiglia è arrivato Mitroglou, centravanti affermato in ambito europeo, tuttavia l’account dell’Europa League suggerisce pure Eljero Elia: oggi 30enne ed ex meteora juventina, si è appena trasferito ai turchi del Basaksehir. Chi vuole puntare su di lui?
Fonte: SkySport