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Var e sfortuna, la Roma recrimina e aspetta Schick

ROMA – Gli ultimi venti minuti di gioco, il Var e una bella dose di sfortuna: la discussione che infiamma il dibattito intorno alla sconfitta della Roma contro l’Inter, è piena di rammarico. Perché Eusebio Di Francesco, supportato da tutta la società, è piuttosto infastidito dal rigore non dato per il fallo di Skriniar su Perotti, con Irrati che ha preferito non affidarsi alla tecnologia del Var. “Che ci sta apposta per essere usata, altrimenti a cosa serve?” si interroga dall’altra parte del mondo Pallotta, mentre il tecnico giallorosso alza, a modo suo, la voce. “Mi dispiace perché pensavo di non allenare più il Sassuolo. Invece queste cose capitano anche alla Roma. Al di là dell’episodio, che è parso evidente, non capisco come sia stato possibile che abbiano dato il corner in quella occasione, quando Skriniar non ha mai tolto la palla a Perotti”. Episodio arrivato quando la Roma vinceva per 1-0, dopo aver preso tre pali e gestito bena una gara che la vedeva sfavorita, vista l’emergenza difensiva. Ma Di Francesco non è riuscito a battezzare con una vittoria il suo esordio all’Olimpico, impotente di fronte ai tre gol realizzati dall’Inter in quei venti minuti di implosione finale da parte dei suoi. La curva sud al termine della gara ha applaudito la squadra, riconoscendole impegno e sfortuna, ma con le due settimane di sosta alle porte, le discussioni in città si amplificheranno.

ATTESA SCHICK – Ad addolcire forse un po’ la sconfitta contro l’Inter dovrebbe pensarci il netto avvicinamento di Schick alla Roma. Il giocatore ha trovato un accordo di massima con il club giallorosso (2,5 milioni a stagione per quattro anni), ma si è preso qualche altra ora prima di firmare il contratto. Tra oggi e domani Monchi incontrerà la Sampdoria e i procuratori dell’attaccante per definire un trasferimento che, complessivamente, porterà nelle casse del presidente Ferrero 38 milioni. Sperando che non ci siano altri colpi di scena che, a quattro giorni dalla chiusura del mercato, renderebbero davvero complicata la ricerca di un altro giocatore. E un altro giocatore servirebbe in difesa, reparto che contro l’Inter ha mostrato molte lacune. In attesa di Karsdorp (con Peres recuperato dopo la sosta), un centrale di qualità, capace di giocare anche esterno servirebbe, nonostante Juan Jesus sia stato convincente a Bergamo e abbia provato a cavarsela sulla destra contro Perisic. Il brasiliano tra l’altro ha pubblicamente denunciato degli insulti razzisti ricevuti sui social perché “In un mondo pieno di preconcetti e guerre, se posso fare qualcosa per cambiare il futuro lo farò. Perché ho dei figli e non voglio un futuro con persone brutte così insieme a loro #Basta”. as roma

serie A
Protagonisti:
patrik schick

Fonte: Repubblica

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