Juventus, Allegri: “Il Barça? E’ il Genoa che ci ha sempre creato problemi…”
Massimiliano Allegri (agf) TORINO – Massimiliano Allegri ritrova il solito Barcellona, “non so perché capita sempre a me”, e perde Asamoah e Marchisio, per questioni di mercato e di infermeria. Se il ghanese è a un passo dal Galatasaray, pronto a coprirlo d’oro, il “Principino” è alle prese con un problema al ginocchio sinistro, proprio quello operato nel 2016 ai legamenti crociati, che lo costringerà a uno stop di 3-4 settimane per sottoporsi a “terapie specifiche e a un lavoro di rinforzo muscolare”. Un ko che complica i piani di Allegri alla vigilia di Genoa-Juve, proprio nel momento in cui il tecnico sembra pronto a passare dal 4-2-3-1 al 4-3 e fantasia. Resta ovviamente in piedi ogni ipotesi per puntellare la mediana bianconera: dal sogno (o utopia?) Strootman alle candidature di André Gomes (Barcellona) oppure Renato Sanches (Bayern Monaco), quest’ultimo dichiarato non incedibile dal suo tecnico Ancelotti: “Se deciderà di andare via, non ci sarà alcun problema”.
Massimiliano Allegri, è più preoccupato dal girone di Champions League oppure dal fatto di non avere per un mese l’infortunato Marchisio?
“Non mi preoccupa il girone di Champions: dovremo affrontare quelle tre squadre, fare punti e passare il turno. Mi spiace per Claudio, perché stava riprendendo bene. I dottori hanno detto che ha bisogno di un mese per recuperare forza nella gamba”.
Vista l’assenza di Marchisio, chiederà alla società un altro centrocampista?
“Io non chiedo niente. Claudio tornerà al meglio dopo 3-4 settimane di lavoro differenziato. Ho giocatori in abbondanza: Bentancur, Sturaro, Khedira, Pjanic… Al mercato, comunque, ci pensa la società. Oggi ci deve interessare soltanto la partita di domani”.
L’arrivo dell’eclettico Howedes completerà il reparto?
“Io ho grande fiducia nei giocatori che ho convocato. Sono arrivati giovani di sicuro avvenire e di grandi potenzialità tecniche, che dovranno fare il solito percorso di crescita. La nostra base è solida”.
Tra le poche certezze della vita c’è Allegri che continua a sfidare il Barcellona.
“Non so perché tocchi sempre a me, so invece che sarà una sfida bella, affascinante. L’accesso agli ottavi passerà atrraverso le trasferte in casa di Olympiacos e Sporting Lisbona, due squadre di livello europeo. Giocare in quei campi non sarà sicuramente facile. Ma ora pensiamo a battere il Genoa e a goderci poi la bella sosta”.
Cominciare con il Barcellona in casa, il 12 settembre, è un vantaggio?
“Sì, perché in caso di vittoria sarà più semplice passare il turno”.
A che punto è la crescita di Rugani e quante chance ha di giocare titolare domani contro il Genoa?
“Daniele ha molte chance. Per lui questo è un anno importante. Abbiamo tante partite da giocare, tutti avranno molte possibilità di mettersi in mostra”.
Asamoah non è convocato perché la sua partenza è imminente?
“Non è imminente, ma il giocatore sta facendo delle valutazioni con la società visto che mancano soltanto 6-7 giorni di mercato. Chi sarà il vice Alex Sandro? De Sciglio può giocare a sinistra, mentre è meglio che Chiellini non faccia il terzino”.
Cosa soprattutto non vuole rivivere del ko dell’anno scorso in casa del Genoa?
“Quella di domani è una partita che dobbiamo vincere. La Juve a Marassi ha sempre fatto fatica, e l’anno scorso ha preso tre gol in 27 minuti. Dopodiché era troppo tardi per rimetterla in piedi. Vogliamo affrontare la sosta in totale serenità per rituffarci poi al meglio. Troveremo un Genoa agguerrito, ben diverso da come gioca in trasferta. Mettiamoci alla pari dei rossoblù che faranno una partita molto aggressiva”.
Come stanno gli ultimi arrivati? Douglas Costa avrà spazio dal primo minuto?
“Deco ancora decidere se schierare subito Costa, elemento che si sta integrando bene, come Matuidi e Bentancur, un ragazzo che è cresciuto molto e che potrà essere la sorpresa del campionato. Anche Bernardeschi è migliorato molto e De Sciglio sta ritrovando sicurezza”.
Perché il 4-3-3 è così attuale dopo che la prima fase di mercato è stata impostata sul 4-2-3-1?
“Il 4-3-3 è venuto fuori nell’ultima mezzora di Juve-Cagliari. L’intenzione è quella di mettere in campo i giocatori a seconda delle loro caratteristiche: Matuidi ad esempio può fare l’interno, idem Sturaro. L’annata è lunga, avremo tante partite che giocheremo con il centrocampo a due oppure a tre. Dipenderà dai momenti del match ma anche da come si evolve la stagione, e persino da come rientreranno i giocatori dalle Nazionali… Possiamo lavorare in tanti modi, non escludo niente, nemmeno un ritorno alla difesa a tre. Domani giocheremo con quattro difensori, ma non ho ancora deciso se il centrocampo sarà a due oppure a tre”.
Come giudica il mercato del Milan? I rossoneri sono tra i favoriti per lo scudetto?
“Se dico che sono favoriti, poi da Milano rispondono che i favoriti siamo noi… Diciamo che sono tra le cinque squadre in lotta per i primi quattro posti. Il Milan ha fatto un mercato importante e si candida per vincere, proprio come l’Inter: e questo è davvero un bene per il calcio italiano”.
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Fonte: Repubblica